Archivi europei dell'autobiografia Stampa

Dal 5 settembre 1998, data in cui a Pieve Santo Stefano, per la prima volta si sono incontrati i rappresentanti degli archivi europei che hanno caratteristiche comuni di conservazione e divulgazione dell’autobiografia, molte iniziative e progetti sono stati realizzati, anche nel tentativo di trovare convergenze europee sul tema dell'autobiografia popolare. Nelle ipotesi di rete europea che vede Pieve Santo Stefano come fonte di ispirazione per la nascita di nuovi centri, si elencano in ordine di creazione, quelle attive alla data del settembre 2015. 

 

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Francia / Amberieu en Bugey

Association pour l’Autobiographie et le Patrimoine Autobiographique (Apa)
e-mail: apa@sitapa.org 

Spagna / La Roca del Vallés
Arxiu de la memòria popular
e-mail: arxiumemoria@laroca.cat

Germania / Emmendingen
Deutsches Tagebucharchiv e.V. (D.T.A.)
e-mail: dta@tagebucharchiv.de 

Belgio / Bruxelles
Archives du Patrimoine autobiographique - Belgique (APA-Belgique)
e-mail: rollandwestreich@ecritures.eu 

Portogallo / Lisbona 
Arquivos dos diàrios 
e-mail: geral@arquivodosdiarios.pt

 



Associazione Europea per l'Autobiografia (Aea)
Ideata e voluta durante il convegno internazionale Archivi autobiografici in Europa, tenutosi a Rovereto nel gennaio 1998, l’Associazione Europea per l’Autobiografia è un progetto che per qualche anno ha riunito ricercatori e centri che a Rovereto si sono incontrati periodicamente: Quinto Antonelli, Pietro Clemente, Anna Iuso, Diego Leoni, Saverio Tutino (Italia), Daniel Fabre, Philippe Lejeune, Michel Vannet (Francia), Marianne Gullestad (Norvegia), Charlotte Heinritz (Germania), Ulla Maja Peltonen (Finlandia), Dorothy Sheridan (Gran Bretagna), l’Archivio della Scrittura Popolare di Trento, ospite del convegno, l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, il Museo della Guerra di Rovereto, l’Università di Roma "La Sapienza" (Italia), The Finnish Literature Society, Helsinki (Finlandia), l’Association pour l’Autobiographie et le Patrimoine Autobiographique, Ambérieu en Bugey (Francia), l’Institut für Geschichte und biographie –Deutsches Gedächtins- Hagen (Germania), The Mass-Observation Archive, Brighton (Gran Bretagna), The Norvegian Centre for Child Research (Norvegia).