Armando Zanchi Stampa

 

Per ammazzare il tempo, mi misi seduto nella valige e rosicchiando il solito panino, che mi ero portato dietro dall'Italia, attesi più di un'ora, ma nessuno si faceva vivo, allora mi decisi sul da fare, prima cosa che cercai di fare, trovare qualcuno che conoscesse l'italiano, l'unica idea che mi passò per la mente, per riconoscere qualche italiano, era di guardare alle scarpe, in quel tempo in Italia, andava in voga le scarpe molto appuntite, e sicché era solo di aguzzare la vista e guardare a terra, infatti la caccia mi dette il resultato prima del previsto, vidi poco distante uno che calzava il tipo di scarpe, gli domandai se era italiano, mi rispose! "sono Calabrese", "è già qualcosa" risposi io.

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Armando Zanchi
negli anni Cinquanta è tagliaboschi nei Pirenei, quindi manovale e cuoco nei dintorni di Londra, dove giunge senza comprendere una parola di inglese, infine operaio di zuccherificio a Parigi