dedicato a Saverio Stampa
Saverio Tutino (foto di Luigi Burroni)

C’era, ormai, come un rumore speciale, un fruscio di germogli che saliva dall’archivio, dopo tanti anni che si riempiva di storie di italiani; un rumore che era fatto di questo insieme di voci di tanti “senzastoria” che raccontavano la storia di un popolo. E noi avevamo il privilegio di ascoltare questo rumore speciale.
                                                                    Saverio Tutino 

 

Il Premio Pieve è Saverio Tutino.
Un anno solo, per un maldestro incidente d’auto, Saverio non ha partecipato alla premiazione ufficiale e ci sentivamo tutti un po’ sperduti. Nelle ultime edizioni, come molti hanno ricordato in scritti pubblici e privati, la sua presenza era quasi sfuggente. Il suo sorriso dolce, quasi inconsapevole. Ma c’era.
Il primo premio senza Saverio non sarà triste. A ricordarlo e festeggiarlo ci saranno tanti amici, persone che lo conoscono da sempre e persone che lo sentono amico anche se lo hanno appena sfiorato. Realizzare un’opera così importante come l’Archivio dei diari, avere la geniale idea di farla vivere, rivivere, rinnovarsi, attraverso un premio che non è un premio, è davvero il segno dell’illuminata intelligenza di Tutino e della sua lungimiranza, che ha puntato alla persona vincendo sfide e diffidenze. E diventando immortale. Saverio ha trasformato la sua esistenza, le sue avventure, le sue idee, in un monumento alla memoria che si installa come un presidio permanente nel cuore di un paese che spesso la memoria la calpesta, tenta di cancellarla o di separarla dal futuro.

Noi dell’Archivio dei diari Saverio Tutino lo abbiamo vissuto quotidianamente, dal tempo in cui, salendo i sedici gradini che lo conducevano alle stanze dell’Archivio, veniva a intraprendere giorno dopo giorno una nuova avventura: parlando al telefono con tutti, ricevendo tutti, scrivendo, a mano, a tutti. Tessendo l’Archivio in tutte le sue trame, con uno stile inconfondibile.

A suo agio con umili e potenti, sempre curioso e sempre in ascolto, Tutino ha impresso un cambiamento nelle vite di molte persone a partire dalle nostre. Il Premio Pieve è la festa della memoria che Saverio aspettava ogni anno per celebrare la scrittura di sé. Una festa, appunto.
Con questo spirito affrontiamo la 28esima edizione del Premio Pieve che è la prima a lui dedicata, la prima impregnata della sua presenza che è solo un po’ più in là rispetto a dove eravamo abituati a collocarla fino a ieri. 

 

Il programma della 28^ edizione:  

copertina dedicato a Saverio esposizioni venerdì 14 settembre sabato 15 settembre domenica 16 settembre premio Città del diario 2012 finalisti premi speciali novità editoriali leggendo Saverio downloadprogetti sostenitori crediti contatti