in principio era il diario Stampa

immagine del Premio Pieve 2014Il tema del Premio Pieve 2014

 

In principio era il diario.
Così è cominciato tutto, con quell’annuncio fatto pubblicare dal giornalista e scrittore Saverio Tutino su “La Repubblica”, il 22 novembre del 1984: “Avete un diario nel cassetto?” chiedeva il fondatore dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano agli italiani. Piuttosto che lasciarlo “in pasto ai topi del Duemila”, aggiungeva lungimirante, depositatelo presso la “banca dei diari” che ha da poco aperto i battenti in Toscana. “Sarà una delle mille pietre di una costruzione nuova per gli studiosi di domani”. La realtà ha superato in tutto le più rosee aspettative del fondatore, l’Archivio ha intessuto negli anni una trama fitta di rapporti e collaborazioni con il mondo accademico, ma anche con quello della cultura e delle arti arrivando a influenzare con la propria attività settori e ambiti che sembravano distanti anni luce dai temi dell’autobiografia e della conservazione della memoria.
La 30esima edizione del “Premio Pieve Saverio Tutino”, che si terrà dal 18 al 21 settembre, prende spunto proprio dall’evoluzione che il concetto stesso di Archivio dei diari ha subìto in questi anni. Le mille “pietre” di cui parlava il fondatore sono diventate più di 7500 e hanno dato vita a una banca della memoria che rappresenta un solido presidio a difesa dell’identità individuale e collettiva degli italiani. A questa funzione “passiva” però negli ultimi anni se ne è aggiunta una “attiva” che sta portando a risultati straordinari: l’Archivio ha iniziato a proporsi, ed è stato chiamato in causa, quale serbatoio di contenuti inediti e originali per raccontare l’Italia, la sua gente comune e le vicende di epica quotidianità che scrivono le pagine di storia del nostro Paese. Oltre agli studiosi di ogni disciplina che utilizzano il fondo inedito alimentando una produzione scientifica vasta e articolata, scrittori e giornalisti attingono in continuazione dai documenti conservati in Archivio per raccontare il passato prossimo e il presente, registi e attori di teatro e di cinema, musicisti e fotografi traggono ispirazione dalle testimonianze autobiografiche che rispecchiano nella maniera più sincera il tempo in cui viviamo.
Senza dimenticare che i diari di Pieve negli ultimi anni sono “diventati” un museo esperienziale, il cuore pulsante di un itinerario turistico, e che stanno per approdare in massa su internet grazie a un articolato progetto di digitalizzazione. Dall’interazione con tutti questi soggetti e da queste iniziative sono nati nuovi modi di concepire e condividere i contenuti autobiografici conservati nei diari di Pieve Santo Stefano. Il programma del Premio 2014 è disseminato di presentazioni, di appuntamenti inediti e di vere e proprie “prime” che contribuiranno ad alimentare questo flusso creativo. Perché in principio era il diario, è continuerà a esserlo anche in futuro, ma allo stesso tempo vogliamo continuare a contaminare chiunque sia interessato a raccontare il nostro mondo, e il nostro tempo, attraverso le testimonianze delle persone comuni.

Il programma della 30^ edizione:  

copertinain principio era il diariotu non lo dire a nessunogiovedì 18 settembrevenerdì 19 settembresabato 20 settembredomenica 21 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialinovità editorialidownloadsostenitoricrediticontatti
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