Il commento del lettore - Giuseppe Raffaele Mainieri Stampa

Le lettere che Giuseppe scrive alla sua adorata Ginetta, durante il periodo militare svolto a Messina tra il 1976 e il 1977 sono coinvolgenti e appassionate.
Lettere in cui emerge la figura di un ragazzo pieno di ideali pronto rischiare per il suo profondo senso di giustizia, come accade spesso nell'animo di tutti i giovani di quell'età quando la realtà è bianca o è nera e mai grigia.
E per Giuseppe, simpatizzante per la sinistra extraparlamentare, la politica si intreccia all'amore per Ginetta da cui trae forza e vitalità.
La sua “rivoluzione” vuol cambiare, o almeno tentare di migliorare, le condizioni di vita dei suoi compagni commilitoni, attraverso lo sciopero del rancio.
Pur essendo consapevole che il suo percorso lo porterà alla denuncia e al carcere, non si arrende in un crescendo di azioni corroborate da una scrittura incisiva e incalzante.

Patrizia Dindelli



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