Memory Route Stampa E-mail

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Un progetto di turismo esperienziale nella valle della memoria, in provincia di Arezzo, Toscana

Un progetto fondato sul connubio fra cultura e turismo che nasce oggi, in un Italia ancora in piena crisi economica e di identità: un’Italia da salvare, secondo molti, proprio a partire da settori chiave del nostro “Made in” quali la cultura e il turismo.

Una comunità, quella della provincia di Arezzo, che vuole far conoscere la Toscana vera, quella fuori dal turismo di massa, quella che va al di là del brand, mettendo in evidenza tipicità così locali da essere a rischio di estinzione.

Una forma di ecoturismo: destagionalizzazione e rispetto per le tradizioni originali, promozione del kilometro zero e delle colture biologiche, creazione di una rete di esercenti che collaborano, andando oltre il campanilismo toscano e la diffidenza verso forme di marketing a loro sconosciute.

Una comunicazione che si basa sullo storytelling, condotta da esperti dello storytelling:  la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano con il coinvolgimento della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e il comune di Terranuova Bracciolini con i suoi cantori in ottava rima.   

Un’utopia concreta: partire dalla memoria di un territorio della Toscana, per garantirne il futuro. Come? Preservando, diffondendo e traducendo globalmente i nostri prodotti, aprendo le parte ai turisti e viaggiatori che hanno voglia e tempo di diventare parte della nostra comunità, creando un’offerta appetibile a livello globale, e diffondendola attraverso social media e web nella piena fruibilità.

Sembra complicato, ma in fondo Memory Route è semplice come bere un buon bicchiere di vino toscano, che dietro le sue caratteristiche organolettiche nasconde cultura e fatica delle braccia al tempo stesso, ecologia e senso della vendita.

Memory Route: come i borghi medievali, come l’Appennino, come Piero della Francesca, come il crostino nero.

Cosa vi offre Memory Route? Più che una vacanza, un’esperienza, che vi vuole vedere con le mani in pasta, imparando, e così tramandando, le nostre eccellenze della provincia di Arezzo: dall’artigianato all’enogastronomia, dall’arte alla cultura fino all’ecologia al misticismo. Sarete guidati alla scoperta di vecchie botteghe artigiane, luoghi di soggiorno dal sapore tradizionale, racconti di mestieri e famiglie contadine, assaggi di prodotti antichi e caratteristici. Imparerete ad eseguire le nostre ricette, a relazionarvi con il nostro territorio, a capire, e fare, il nostro vino, così come l’olio toscano. A cantare in ottava rima, a scrivere un’autobiografia, a tradurre lo storytelling in nuovi linguaggi e forme mediatiche. Farete parte di un museo, interagirete con le storie conservate nei luoghi della memoria più prestigiosi e innovativi d’Italia.

Conoscerete storie vecchie e nuove, e tornerete a casa con qualcosa di impagabile, che fino ad ora non potevate trovare su Google: la nostra #memoria.

E noi, per continuare a essere noi, vi aspettiamo a braccia aperte per raccogliere, assimilare e tramandare, la vostra.

Memory Route (foto di Samuel Webster)

 #memoryroute

 
 
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