STORE THE FUTURE
Artists, memoirs and civil rights for Europe in third Millennium

Acquisire, conservare, comprendere, elaborare, interpretare, diffondere. Sono i passaggi che separano l’arrivo di un documento in un archivio, dalla fruizione di un pubblico spettatore dell’espressione artistica ispirata a quel documento. È una "catena" che l’Archivio dei diari conosce bene: da sempre, le testimonianze approdate a Pieve Santo Stefano sono state fonte di stimoli per l’attività di scrittori, registi, drammaturghi, attori, musicisti, fotografi... Oggi dalla nostra esperienza, dalle buone pratiche consolidate in decenni con dedizione e lavoro quotidiano, vogliamo che nasca una nuova figura professionale. Un archivista con le competenze, la sensibilità, la capacità necessarie per fare da tramite tra le “fonti” e l’arte, che sappia stimolare la fantasia dei creativi in cerca di ispirazione, che riesca a dirigere la propria ricerca in base alle suggestioni che riceve. Con questi obiettivi nasce “Store The Future”, un progetto che per la prima volta si propone di indagare e sistematizzare il rapporto tra conservazione e valorizzazione del patrimonio esistente e creazione artistica. Un’impresa nella quale l’Archivio si cimenta come capofila di una rete di partner italiani e internazionali, dall’Arquivo dos Diários di Lisbona in Portogallo all’Associazione Bandalena di Sigonce in Francia, dall’Archivio di Pazin in Croazia alla OpenCom Impresa Sociale di Arezzo e all’Associazione Culturale Teatro di Anghiari (Italia). Ricercatori, archivisti e artisti condivideranno un percorso di indagine, scrittura e co-creazione incentrato sulle testimonianze dei protagonisti dei movimenti per i diritti civili che hanno attraversato l’Europa nella seconda metà del ‘900, e destinato soprattutto ai linguaggi del teatro e della musica contemporanea, ma aperto a tutte le arti performative. La performance che prenderà vita sarà presentata in Italia, Francia e Portogallo. Il progetto "Store The Future" è cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della call dedicata all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale del programma Creative Europe.

Il programma della 34^ edizione:  

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