Lasciato nudo e crudo

copertina chimentoLasciato nudo e crudo
incontro con Castrenze Chimento,
Duccio Demetrio, Nadia Frulli, Nicola Tranfaglia

ore 9.30
Teatro Comunale

letture di Andrea Biagiotti

Siciliano di Alia e analfabeta, Castrenze Chimento ha reso sublime il valore della scrittura e della testimonianza autobiografica quando, varcata la soglia dei settantaquattro anni, ha deciso di iscriversi presso la Scuola Media “Antonio Ugo” di Palermo per istruirsi
e realizzare il sogno di mettere nero su bianco la storia della propria vita. Ha compiuto così un gesto potente ed emblematico che ha schiuso i contenuti di una
vicenda umana delicata e dolorosa, nella quale si narra delle sofferenze patite da un bambino cresciuto nella provincia di Palermo negli anni a cavallo tra lo scoppio
e la fine della seconda guerra mondiale. Castrenze ha visto precipitosamente disgregarsi il proprio nucleo famigliare ed è stato costretto a intraprendere lavori
disumani e faticosi, come garzone e come badante del bestiame, alla mercé di
padri-padroni che non hanno esitato a somministrare ogni sorta di violenza nei suoi confronti. La sua vita è stata una catena di sofferenze proseguita con l’esperienza della emigrazione e della microcriminalità, spezzata solamente grazie alla forza d’animo di un uomo che sin da giovane, pur nelle avversità, non ha mai permesso che l’odio e il rancore divenissero sentimenti preponderanti. Con il passare degli anni Castrenze è riuscito a individuare e intraprendere la propria strada: ha lasciato Alia per Palermo, poi ha trovato lavoro a Milano e infine in Germania e non più nell’agricoltura, ma come operaio in una industria alimentare. Infine, negli anni Settanta, il ritorno a Palermo dove vive tutt’ora. La scrittrice Evelina Santangelo, prefatrice dell’opera, ha colto nell’autobiografia di Chimento “un tale sentimento più vasto della vita che non fa mai cadere la narrazione nel rancore e nella recriminazione”.

‘Chimento Castrenze nudo e crudo’
videofilm
di Nosrat Panahi Nejad con Castrenze Chimento e Franco Scaldati
da sabato 14 settembre
Palazzo Pretorio
Sala proiezioni

 

 
 
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