giovedì 16 settembre ore 21.45 Campo alla Fiera, via della Verna 11
Risonanze con Donatella Allegro e Andrea Biagiotti violino e suoni Francesco "Fry" Moneti coordonamento Andrea Biagiotti
Risonanze è un viaggio attraverso alcuni dei 9.000 diari dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Un viaggio fatto di pagine lette ad alta voce con le parole di chi le ha affidate all’Archivio, senza mediazioni drammaturgiche, per tornare ad assaporare insieme la purezza della scrittura racchiusa nell’intimità dei diari.
Un racconto di vita reale attraverso i passaggi cruciali della nostra storia contemporanea: dall’emigrazione alle guerre mondiali, dal boom economico agli anni di piombo, con pennellate di drammi e a volte di ironia. Una lettura che ci coinvolge direttamente e ci porta a riflettere oltre la storia studiata e raccontata.
venerdì 17 settembre ore 21.45 Campo alla Fiera, via della Verna 11
Appena prima Note a margine della memoria uno spettacolo di e con Valentina Minzoni regia Valentina Minzoni e Tania Garribba luci Andrea Panichi Izzotti
C’è stato un anno in cui la Scottex ha preso l’usanza di scrivere sui rotoli per la cucina i grandi eventi della storia con le loro date, invenzioni, scoperte, costruzioni di monumenti. Mia nonna si appuntava tutto su una vecchia agenda, le date dello Scottex e tutte quelle che riusciva a fermare, mescolando indistintamente memorie personali e memoria collettiva: le dimissioni di Papa Ratzinger, le canzoni vincitrici di San Remo, le gite del centro anziani, l’abbattimento della statua di Saddam, la brina sui kiwi, la sfiducia al governo Prodi, l’invenzione del telegrafo, i morti di famiglia e i morti del mondo. Il succedersi dei gatti nel suo cortile. Soprattutto faceva liste, metteva in fila.
Poi si è dimenticata tutto. Lei ha perso la memoria, io ho trovato la sua agenda. Sono partita da questo, dai suoi buchi e dai miei, e ho costruito quello che ci sta intorno. In scena una donna. Prepara e si prepara. Sistema una vita piccola, da sempre mescolata e nascosta dietro al mondo di fuori, il mondo delle cose importanti, quelle che succedono agli altri, mette in fila i grandi eventi e il quotidiano. È sempre pronta ad iniziare, non sa finire. Ha confidenza con la morte e con le cose già finite, ma non sa come gestire la parte che sta in mezzo. Allora parla, si perde in una litania borbottata, ossessiva e anestetica che sostituisce la vita stessa, nel tentativo di metterla al suo posto, di far finire tutto bene. Colloca, si aggrappa alle cose ferme: fa mondo, a modo suo. Poi le cose cominciano a uscire dalla fila, scappano e cadono pezzi di vita. Si dice “sta perdendo la memoria”, succede che si perde il mondo intero. E se cadono le parole, se non le chiami più, poi le cose come esistono da sole? “Come lo pensi il mare se non hai più l’acqua nella testa”? Resta lei, sospesa davanti ad un elenco muto, appena prima di una fine che non arriva mai.
sabato 18 settembre ore 21.45 Campo alla Fiera, Via della Verna 11 Pieve Santo Stefano
Manuale di sopravvivenza di e con Mario Perrotta musiche Silva Costanzo, Mario Arcari produzione Permàr
Cinquant’anni di storia italiana patiti e raccontati con straordinaria forza narrativa. Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso. Andrea Camilleri
Mario Perrotta dà voce e corpo a Terra matta di Vincenzo Rabito, le memorie di un uomo che attraversa tutti gli eventi epocali del secolo scorso.
Manuale di sopravvivenza è nato come lettura audio-video all’inizio della pandemia di Covid-19 da un’idea del Piccolo museo del diario e dell’Archivio Diaristico Nazionale, in collaborazione con Giulio Einaudi editore, Rai Radio3 e Duel, per ridare al tempo della clausura forzata una dimensione più umana, rilassata, una cura dell’anima altrettanto necessaria dopo la prioritaria cura dei corpi.
Il progetto diventa ora una lettura-spettacolo su musica, presentata in prima nazionale al Premio Pieve 2021, che attraversa alcune delle vicende più appassionanti di un uomo che ha superato tutte le difficoltà della vita, rischiando spesso la propria e rialzandosi sempre.
Un’epopea tragicomica e a volte esilarante, scolpita con una Olivetti Lettera 22 da un semianalfabeta ormai settantenne come ultima battaglia personale perché, come dice Rabito stesso, «se all’uomo in questa vita non ci incontro aventure, non ave niente darracontare».
tutti gli spettacoli sono a prenotazione obbligatoria
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