Esposizioni 2023 Stampa E-mail

da giovedì 14 settembre

PALAZZO PRETORIO 
Il tesoro dell’Archivio
mostra di manoscritti pervenuti al Premio Pieve Saverio Tutino
a cura di Cristina Cangi

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Andavo nelle case e subito chiedevo se c’era un diario o qualche appunto di vita vissuta, scritto e poi nascosto in un cassetto. Se c'era, chiedevo di vederlo e dopo averlo visto, di poterlo leggere. Mi sono accorto che nello stesso modo si poteva esprimere un bisogno di tutta la società: quello di avere accesso ai testi autobiografici dell'altro, ai ricordi del suo passato. Così scriveva Saverio Tutino nel 1991, raccontando la sua “sete” di diari in uno dei tanti interventi sul perché dalla nascita dell’Archivio di Pieve. A chi è arrivato fin qui con la stessa “sete”, con la stessa curiosità e con lo stesso desiderio di trovarsi al cospetto delle scritture di sé, della carta imbevuta di inchiostro, l’Archivio offre in esposizione il suo “tesoro”, in una mostra che presenta alcune tra le più belle testimonianze giunte a Pieve Santo Stefano nel corso dell’ultimo anno.



LOGGE DEL GRANO 
disegnami
a cura di Giovanni CoccoLorenzo Marcolin, Maria Virginia Moratti, Mihaela Suman, Fausto Tormen

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Il progetto “disegnami”, che da cinque anni accompagna la raccolta di diari di migranti DiMMi con disegni che trasformano in immagini le narrazioni migratorie, si arricchisce quest’anno di una presenza di grande significato. Sono gli stessi promotori del progetto a presentarla:

Quest’anno, 2023, a fare le illustrazioni per il taccuino “disegnami” siamo in cinque: Maria Virginia Moratti, Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin, Fausto Tormen e, novità, Mihaela Suman una delle autrici dei diari di “DiMMi”. Nel taccuino “disegnami2023” ci saranno quattro facciate di suoi disegni relativi al suo stesso diario presente in “DiMMi”. È una novità molto bella che volentieri ospitiamo in “disegnami”. Un passo avanti molto importante che speriamo si ripeta. “disegnami” è un taccuino di incontro tra la parola scritta e il disegno.

Giovanni, Lorenzo, Maria Virginia, Mihaela, Fausto


ASILO INFANTILE UMBERTO I
Il Giardino della memoria nella nostra futura casa comune 

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Un luogo simbolo per i cittadini di Pieve Santo Stefano, ricco di ricordi per chi vive da molti anni il Premio Pieve. L’Asilo Umberto I ospiterà la futura sede della Fondazione e del Piccolo museo del diario e, dall’edizione 2022, è tornato a essere uno dei luoghi centrali del Premio. La mostra fotografica “Caro Saverio” e l’esposizione d’arte contemporanea “Le custodi della memoria” guideranno i visitatori alla scoperta – o alla riscoperta – di stanze e luoghi inediti a partire dal “Giardino della memoria” spazio verde sul Tevere intitolato a Saverio Tutino il 7 luglio 2023 in occasione del centesimo anniversario della nascita del fondatore dell’Archivio. Stanze e spazi che saranno animati dalle voci di alcune delle testimonianze che abitano l’Archivio dei diari. Testimonianze raccontate da “donne-libro” che hanno partecipato alla loro trascrizione digitale. Testimonianze diventate podcast. Testimonianze rese accessibili attraverso la nuova “Piattaforma di Digital Storytelling” dell’Archivio.


ASILO INFANTILE UMBERTO I
Caro Saverio
mostra fotografica
a cura di Luigi Burroni e Loretta Veri 

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Chi Saverio Tutino lo ha frequentato o anche solo incontrato, non può fare a meno di riconoscerlo in certe gestualità delle mani, nella mimica facciale, nello sguardo appuntito che certi scatti fotografici hanno saputo catturare. La mostra dedicata a Saverio Tutino parte dal Premio Pieve 2023, anno del centenario della nascita, per arricchirsi nel corso dei prossimi anni con nuove immagini e nuovi contributi. Si colloca in uno spazio inedito dell’Asilo Umberto I, quello che costeggia il “Giardino della memoria” inaugurato il 7 luglio scorso, giorno della nascita di Saverio, e a lui dedicato.
Un giro di immagini nelle molte vite di Saverio che tiene conto anche dell’ambiente famigliare che le ha incubate facendo diventare Tutino un partigiano, un giornalista e infine il fondatore dell’Archivio dei diari. Un percorso che vuole essere solo un omaggio affettuoso realizzato grazie all’aiuto di amici fotografi, di archivi, redazioni, agenzie e dei familiari di Tutino che hanno contribuito a mettere in luce la sua figura, irrequieta e in cerca di un centro di gravità che, forse, ha trovato proprio qui, nella Valle della memoria.

iniziativa realizzata in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Saverio Tutino


ASILO INFANTILE UMBERTO I
Le custodi della memoria 

"Le custodi della memoria" opera di Elena Merendelli

Esposte all’aperto, create solo e soltanto per un determinato contesto naturale, oggetti che si fanno paesaggio e che modellano la memoria, ecco cosa possono diventare alcune sculture all’interno di un convento diventato poi asilo in tutti i sensi. Elena Merendelli ha integrato il suo metodo artistico con questo luogo non più inteso come contenitore estetico, decorativo o funzionale, ma come profonda integrazione tra lo spazio e la resa all’individuo a se stesso, che qui si riconosce e si ritrova.
Arte che vuole recuperare il ricordo riappropriandosi di quella identità che il dimenticare aveva fin qui negato.
Quello che si può dedurre, vagando fra queste corti e stanze interne, è che le tre installazioni dell’artista sono storie che si intrecciano, brani di esistenze, stratificazioni, memorie, narrazioni che oltrepassano le forme o la storia.
Sono esseri viventi (essenzialmente donne e una piccola fauna di pennuti, abitanti dell’aria) contenitori di vicende. Le tre installazioni rappresentano la sua fonte di ispirazione, ovvero la figura femminile portatrice di memoria, ammantata di pensieri segreti e di mistero, ma guardarle qui sarà come scavare nel tempo.
Troveremo allora donne che conoscono il parlare attraverso il gesto ancor prima che con la parola. Donne che aprono diari, proteggono, avvolgono e ascoltano ad occhi chiusi per concentrarsi meglio e dare avvio a quel linguaggio emozionale in grado di ricostruire l’alfabeto del ricordo. 
L’equilibrio delle forme e l’intensità di quei volti saranno evocazioni di vicende storiche dolorose e di personalità eccellenti. In poche parole, rappresenteranno l’uomo.

Matilde Puleo


PALAZZO PRETORIO
Piccolo museo del diario

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Durante le giornate del Premio Pieve il Piccolo museo del diario è visitabile gratuitamente con prenotazione obbligatoria secondo queste modalità.  

 

Il programma della 39^ edizione:  

copertinase saverio fosse oggiesposizionigiovedì 14 settembrevenerdì 15 settembresabato 16 settembredomenica 17 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialicentenariospettacoliprogettinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontatti

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