Giuseppina Porri Stampa E-mail

Giuseppina PorriVia Bicchieraia
memoria 1929-1940

Giuseppina Porri
nata a Cortona (Arezzo) nel 1923

La casa in via Bicchieraia era tutto per me, allora. Come ci eravamo trasferiti lì era cominciato il mio amore per quella strada oscura, insignificante per la gran parte degli aretini e talvolta anche maleodorante. Di fronte, a pochi metri, il forno dove l'onesto babbo Angiolo sorride e canta, mentre si destreggia ogni giorno nel nobile mestiere dell'arte bianca. Più di una bottega. Annessa alla vendita di pane e pasticceria c'era la mescita di vini e bevande, c'erano due tavolini con le sedie e chi veniva a bere un quartino si tratteneva volentieri. Al pomeriggio arrivavano i frequentatori della mescita: pochi i signori, alcuni commercianti della zona, un vecchio sacerdote che faceva una breve sosta andando al Duomo per le funzioni della sera, lo spazzino, l'accalappiacani, un idraulico che si intendeva più di vino che di condutture, un vecchio azzeccagarbugli che sbarcava il lunario dando consigli pseudo-legali, compilando ricorsi e moduli vari seduto al tavolino della nostra bottega, con il quartino di vino davanti. I giovani si trattenevano poco, il tempo di mangiare una pasta, e se ne andavano verso il Prato, se erano in dolce compagnia. Ancora pochi passi e c'era la scuola, amicizie e sapori di amorose merende. Il babbo mi preparava una rosetta dorata e morbida con burro e acciuga, la incartava e me la metteva in cartella raccomandandomi di mangiarla tutta.
La vita della piccola Giuseppina era davvero tutta qua, e dentro c'era il mondo, e non aveva bisogno di altro. Avevo la mia famiglia, una bella casa, la bottega, tante persone care intorno, il mio babbo che cantava la "Cavalleria Rusticana"mentre infornava il pane, la mamma più bella di quante ne potessi vedere, i miei fratelli e la nonna Giuditta che aveva cura di tutti noi e ci difendeva da ogni rischio con le sue continue preghiere. Ma la normalità e la pace sono sotto attacco nell'Italia fascista dell'anno 1935. Ovunque. Anche nei vicoli di Arezzo, in via Bicchieraia. Il libretto del Signor D.T. era in rosso da diversi mesi quindi il babbo mi fece preparare il conto e mimandò a sollecitare il pagamento "Congarbo, mi raccomando" mi disse, mentre mi avviavo con quel foglietto in mano di malavoglia. Mi aprì la porta il Signor D.T diede un'occhiata al conto e mi disse: Dì al tuo babbo che venga domani in Federazione che lo pagherò lì. Il giorno dopo il babbo scese presto di casa e si avviò sù per la salita verso la Casa del Fascio, io ero sulla soglia di bottega e lo seguì con lo sguardo fino al grande portone ferrato che si richiuse alle sue spalle. Avevo dentro una angoscia indefinita. Finché lo vidi, appoggiato all'inferriata dell'ultima finestra bassa del palazzo. Corsi su per la salita verso di lui, aveva la maglietta stracciata, il volto tumefatto e insanguinato, lo presi per un braccio e la portai in bottega, si appoggiava a me mentre mi diceva "Non è niente bimba, non aver paura, non è niente". Senza che nessuno parlasse, tutti nel vicinato cominciarono a guardarci in modo strano, il babbo era stato punito per le sue idee sovversive ed era meglio girare al largo dal nostro negozio, questo pensavano i vicini ed i clienti e se ne videro subito le conseguenze. E le conseguenze, per Angiolo il fornaio, diventano da lì in avanti le attenzioni dei servizi segreti di polizia politica del regime, l'Ovra, i pestaggi per la strada, la reclusione in carcere in occasione delle feste fasciste o delle visite ufficiali. L'emarginazione, il tracollo degli affari, la povertà e un cuore che si ammala. Babbo Angiolo muore, nel 1940, mentre l'Italia è in guerra. Il forno in via Bicchieraia, sapore e profumo di giovinezza spensierata, viene spento per sempre.

 

Il programma della 33^ edizione:  

copertinauna dedicai 12 articoli della costituzionediritto di memoriaesposizionigiovedì 14 settembrevenerdì 15 settembresabato 16 settembredomenica 17 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontatti

seguici su facebookseguici su twitter

logo PREMIO PIEVE 2017

 
 
Privacy Policy