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nata a Valona nel 1977 Le luci di Alba autobiografia 1977-2011 |
Lireta è nata a Vlorë, in Albania, in una famiglia numerosa e povera. Il padre è un alcolista violento, la madre è una donna debole e succube del marito. Maledetta grappa, che faceva arrabbiare cosi tanto mio padre, che ci chiudeva in una stanza per non disturbarlo, mentre picchiava nostra madre […]. Ero l’unica in famiglia, che cercavo sempre di difenderla, ma senza risultati soddisfacenti. Ero stanca di sentirmi dire da lei “sei molto piccola per agire e capire” e non vedevo l’ora di crescere in fretta. Appena adolescente si dimostra determinata a non subire soprusi e imposizioni, ma si scontra con pregiudizi culturali e usanze antiche come quella di far sposare le figlie femmine, molto giovani, con il primo pretendente. È la sorte che subisce la sorella Lorena, destinata a un uomo molto più anziano, che neppure conosce. Con la caduta del lungo regime di Enver Hohxa il Paese precipita in una crisi senza precedenti originata dal crollo delle cosiddette “Piramidi Finanziarie” società di raccolta e gestione del risparmio pubblico con promesse d’interessi elevatissimi. L’Albania diventa teatro di disordini che spingono i cittadini a fuggire in massa con i barconi per raggiungere le coste italiane e l’Europa. Lireta viene ritirata dagli studi e tenuta in casa: persino nei trasferimenti in pullman per andare alle lezioni il pericolo di morte è troppo elevato. Il suo spirito ribelle la induce a fidanzarsi con Edward, in un primo momento solo per finta e per infrangere vincoli familiari. Poi intesse con lui una vera e propria relazione, scoprendo però che è sposato e che ha dei figli: ciò nonostante è insieme a lui che progetta la fuga in gommone verso l’Italia. Presto però si ritrova a che fare con scafisti senza scrupoli e matura la convinzione che Edward, non appena raggiunta l’Italia, cercherà di immetterla nel giro della prostituzione. Solo l’aiuto offerto da un vecchio compagno d’infanzia, Armand, la trae in salvo. Lireta inizia una nuova relazione ma si accorge subito di essere rimasta incinta: una gravidanza che rende ancor più complicato il viaggio clandestino che vuole sempre affrontare per approdare in Italia. Non appena partorito, decide di lasciare la bimba piccolissima in Albania, presso i suoceri, per sbarcare e stabilirsi definitivamente con il suo compagno a Caltagirone, in provincia di Catania. Solo dopo un anno e grazie a una sanatoria potrà ricongiungersi alla figlia, ma perderà Armand che le ripudia entrambe per accompagnarsi a una giovane siciliana che ha lasciato il marito, Salvatore, il quale a sua volta si innamora di Lireta. Superati i veti incrociati e le minacce, i due riescono a costruirsi una nuova famiglia che sarà allietata dalla nascita di un maschietto. Oggi, ci dice Lireta, a trentaquattro anni mi sento una donna libera, forte, determinata, sicura e soprattutto felice! Tutto questo, lo devo ai miei figli e al loro padre, e ogni giorno, con il loro amore, le mie cicatrici fanno male, molto di meno! Grazie alla famiglia ho imparato a sorridere! Mi sento rinata! Invincibile!
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