giovedì 18 settembre ore 16.30 Teatro Comunale
Quando c’era Berlinguer un film di Walter Veltroni
“Quando c’era Berlinguer” non c’era ancora l’Archivio dei diari. Per poco, ma ancora non c’era. A partire dal titolo, il film sullo storico segretario del Partito comunista italiano, uscito quest’anno e che ha visto l’esordio alla regia di Walter Veltroni, contiene un elemento di riflessione che ha un valore assoluto nell’anno della trentesima edizione del Premio Pieve. Che è anche il trentesimo dalla scomparsa di Berlinguer. La pellicola offre infatti uno spaccato profondo e una fotografia reale dell’Italia che l’11 giugno 1984 apprendeva la notizia della morte di un uomo stimato oltre gli steccati politici, ammirato e rispettato dalle masse popolari e dalla gente comune, da persone non necessariamente iscritte al Pci e di sinistra. È a quella stessa gente, a quelle stesse persone che si rivolgerà il fondatore dell’Archivio Saverio Tutino alcune settimane più tardi, il 22 novembre 1984, quando pubblicherà il suo appello su “La Repubblica” chiedendo di inviare a Pieve Santo Stefano i loro diari personali e di famiglia. Testimonianze autobiografiche grazie alle quali la comunità scientifica avrebbe potuto riscrivere la storia dei grandi eventi “dal basso”, dal punto di vista delle masse popolari che sono state le vere protagoniste della storia del Novecento. Il film di Veltroni, che punta l’obiettivo su una figura emblematica per raccontare un’epoca e le generazioni di italiani che per analogia o contrapposizione si specchiavano in un uomo come Berlinguer, offre dunque un’occasione unica per conoscere più da vicino e comprendere la platea di potenziali diaristi ai quali si rivolgeva Saverio Tutino trent’anni fa, per ricomporre il quadro politico ma anche emotivo e culturale all’interno del quale sono nate le prime scritture autobiografiche giunte all’Archivio a partire dal 1984.
a seguire Berlinguer mio padre saranno presenti Bianca Berlinguer, Umberto Gentiloni Silveri e Walter Veltroni coordina Camillo Brezzi
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