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copertina Marucellivenerdì 19 settembre ore 15.00
Logge del Grano

Lettere tra un prigioniero e una madrina di guerra
di Francesco Leo e Anna Maria Marucelli
vincitore 29^ edizione Premio Pieve Saverio Tutino, Terre di mezzo, 2014
incontro con Daniela Leo, Melania G. Mazzucco e Sara Ragusa
coordina Patrizia Di Luca
letture di Andrea Biagiotti e Grazia Cappelletti

La vicenda che emerge dallo scambio epistolare tra Francesco Leo e Anna Maria Marucelli, induce a una riflessione provocatoria che esula dai canoni della storia tradizionalmente intesa. Da qualche tempo anche nella storiografia italiana si è cercato di proporre una ricostruzione degli avvenimenti in cui si ipotizza il corso della storia come se un evento fosse avvenuto diversamente da come in realtà si svolse. Ѐ la cosiddetta storia con i se, definita anche «contro fattuale» o «possibile». Come si sarebbe sviluppata la storia europea se Napoleone avesse vinto a Waterloo; quali esiti avrebbe avuto la Seconda guerra mondiale se Hitler, invece di invadere la Russia nel '41, fosse andato in Medio Oriente a prendersi il petrolio di cui aveva bisogno? Provando ad applicare questo schema della grande storia alla vicenda minore di Francesco e Anna è lecito supporre che se Francesco non fosse stato imprigionato dagli inglesi la corrispondenza con Anna si sarebbe interrotta. E, probabilmente, i due protagonisti non avrebbero coronato il loro sogno d’amore. […] Ѐ lecito supporre che se il nostro protagonista avesse continuato a combattere, la corrispondenza con Anna sarebbe stata proibita. A suggerire quella decisione è il timore che la corrispondenza possa contenere informazioni scomode per il regime attraverso racconti sulla realtà miserevole dei soldati al fronte. […] Non è però fuori luogo pensare che proprio la condizione di prigioniero di Franco, e dunque l’impossibilità di rivelare verità scomode dal fronte di guerra, abbia messo lo scambio epistolare fra i due corrispondenti al riparo dai divieti del regime. Ѐ una ipotesi che rende ancora più affascinante questo lungo carteggio. Lo scambio epistolare inizia il 18 maggio 1940 e termina il 5 dicembre 1946, allorché Franco comunica ad Anna il suo imminente ritorno in l’Italia. […] L’incontro, dopo anni di confidenze epistolari, li porterà a diventare marito e moglie. Si sposeranno il 14 agosto del 1947 e dalla loro unione nasceranno due figli: Gianluigi e Daniela.

dalla prefazione di Stefano Pivato

 

 

 

 
 
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