sabato 20 settembre ore 9.30 Teatro Comunale
cortometraggio di Alina Marazzi
dedicato a Renato Serra testi e voce Mariangela Gualtieri musica Mauro Montalbetti
File di uomini incappucciati risalgono faticosamente la china di un pendio innevato, trainando pesanti ingranaggi con grosse funi. Intorno a loro, una tormenta di neve, a cui si sovrappone la bufera di graffi e la grana della pellicola di cento anni fa. Soldati-bambini invecchiati precocemente escono silenziosi da una trincea dopo essere stati interrogati: il loro sguardo ci interroga, con tutto il carico di una domanda rimasta in sospeso. In una corte contadina la comunità danza per celebrare il giuramento di una giovane coppia che porta la promessa del domani...
Per indagare il concetto di “confine” ho utilizzato immagini della Grande Guerra focalizzando proprio sui confini reali e sulle trincee, per spingere la visione oltre questi confini terreni verso una dimensione interiore. Ho accostato i filmati - che ritraggono sempre e solo tutto quello che accade ai confini del campo di battaglia – alla scrittura poetica di Mariangela Gualtieri, che vibra dicristallina intensità anche grazie all’interpretazione vocale che la poetessa stessa restituisce ai suoi versi. Una voce profonda ed essenziale di donna accompagna le gesta epiche di soldati al seguito di un’impresa folle come quella di costruire un confine sulla cima innevata di un monte. Vista dallaprospettiva del nostro presente e attraverso lo sguardo della poetessa, che ci parla di cose semplici ma importanti, l’impresa dell’umano e la distruzione che ne consegue ci appare drammaticamente futile.
Alina Marazzi - È regista di documentari e film. La sua formazione cinematografica avviene a Londra negli anni ‘80. Successivamente alterna la regia di documentari per la televisione, il lavoro di aiuto regista per il cinema, la collaborazione con alcune realtà artistiche (Studio Azzurro, Fabrica), e il coinvolgimento con altre realtà sociali (laboratori video in carcere). Un’ora sola ti vorreiè il suo primo film documentario d’autore, fondativo della sua poetica, realizzato interamente con filmati di famiglia; in seguito realizzaPer Sempree il lungometraggio di montaggio Vogliamo anche le rose, che proseguono l’indagine del femminile al centro anche del suo ultimo film di finzione, Tutto parla di te. Recentemente ha realizzato la drammaturgia video dell’opera lirica contemporanea Il Sogno di una cosa. Confini è il suo ultimo corto.
Confini - Il cortometraggio è incluso nel film collettivo "9X10 Novanta" realizzato in occasione dei 90 anni dell'Istituto Luce e presentato il 3 settembre al festival di Venezia come evento speciale della Mostra in collaborazione con le Giornate degli Autori. A firmarlo alcuni dei più apprezzati nuovi autori del nostro cinema, che sono stati invitati a realizzare un piccolo film, ciascuno con 10 minuti di immagini dell’Archivio, scelte tra le migliaia di ore di filmati che contiene. Ne è nato un album di narrazioni diverse firmato da Marco Bonfanti, Sara Fgaier, Claudio Giovannesi, Alina Marazzi, Pietro Marcello, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher e Roland Sejko. I film raccontano del primo giorno di una guerra, e di invocazioni di pace; di crolli e di ricostruzioni; memorie di paesaggi e realtà (forse) perdute; miracoli, superstizioni e sogni. Si parla della condizione delle donne, di sessualità, del significato di una canzone, della Luna. Ci sono la favola e il diario, la fantastoria e la poesia, le parole di grandi scrittori accanto alle voci di persone comuni. Con personaggi reali e storici, e personaggi di pura finzione. Un quadro eterogeneo, un gioco combinatorio di incroci, contrasti, analogie. Con in comune il filo delle immagini d’Archivio.
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