I quaderni di Luisa Stampa E-mail

I quaderni di Luisasabato 16 settembre
ore 16.00
Teatro Comunale

I quaderni di Luisa
Diario di una resistenza casalinga
di Luisa T.

prefazione di Patrizia Gabrielli - I diari di Pieve
Terre di mezzo, 2017

incontro con Patrizia Gabrielli e Melania G. Mazzucco
coordina Patrizia Di Luca
letture di Donatella Allegro

Nel 1969, dall'Università di Roma La Sapienza, un gruppo di studentesse lancia un documento dal titolo Piattaforma politica che può essere considerato alla stregua di una sintetica enunciazione delle questioni e dei temi che attraverseranno l'impegno femminista in quella stagione. A soli 70 chilometri di distanza dalla capitale e dalle universitarie femministe, a Borgo Flora, nella provincia di Latina, una donna di ventiquattro anni, Luisa T., sposata con Nando, operaio, di undici anni più grande di lei, e madre di un bambino, Antonio di diciotto mesi, si siede in quello che ritiene il luogo più intimo e appartato della sua casa, la camera da letto, apre un quaderno e inizia a scrivere. Da quel momento si immerge nella scrittura e strappa alla faticosa e monotona quotidianità uno "spazio" di riflessione. La narrazione si apre a un interno famigliare, ma siamo lontani dal classico quadro del sicuro e accogliente nido intorno al quale ruotano robuste pratiche discorsive. La violenza agita da Nando connota la scrittura fin dalle prime righe. Minacce, parole e gesti volgari, mortificazioni, intimazioni concorrono alla definizione di un clima di tensione e di soggezione. Luisa viene colpita ma non reagisce, sebbene la tentazione sia forte si trattiene, temendo di esasperare il bambino che spaventato piange. Altre percosse, sangue, occhi e naso tumefatti. Il giorno dopo per lui la vita sembra scorrere come sempre, partenza al mattino, lavoro, rientro a casa; per lei è diverso. Luisa è sfiorata dal sentimento del perdono, poi si convince che le premure del marito, sono solo l'esito del "rimorso della sua coscienza" piuttosto che dell'amore. L'orgoglio allora "diventa patrone" e non cede, consapevole che la strada della rappacificazione, largamente sperimentata in tante occasioni, non ha prodotto risultati positivi.

dalla prefazione di Patrizia Gabrielli

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Il programma della 33^ edizione:  

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