giovedì 14 settembre ore 21.45 Teatro Comunale
Ad ogni passo Spettacolo tratto dai testi di Emma Forconi e Giulio Turchi
con Elisabetta Magnani adattamento Elisabetta Magnani e Francesco Suriano regia Francesco Suriano collaborazione Gioia Turchi Carrara
collaborazione scientifica della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea e dell'Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi produzione Associazione Città Cultura e Gitiesse Artisti Riuniti con il patrocinio di A.N.P.I Comitato provinciale di Roma, Federazione Impiegati, Operai Metallurgici, Comune di Impruneta, Città metropolitana di Firenze
Scritture che giungono in Archivio, che ripartono per incontrare nuovi linguaggi artistici, che tornano per raccontarsi arricchite. Vita culturale. Lo scorso anno ci siamo affezionati alla loro storia, di vita e d'amore, di lotta contro il fascismo. Emma Forconi e Giulio Turchi, autori di un epistolario giunto alla fase finale del Premio Pieve 2016, che riportava un curioso titolo numerico: Tre e settantaquattro. Tre, scrivevamo nella scheda di presentazione della testimonianza, come gli incontri che ancora giovani riescono a organizzare, tra il giugno del 1925 e il maggio 1926, tra la prima volta che i loro sguardi si incrociano e il giorno in cui celebrano il matrimonio. Settantaquattro, come il numero delle lettere che in undici mesi Giulio scrive a Emma, raccontando di sé e del suo modo di vedere la vita privata e quella pubblica. Da quelle lettere, dalle molte che Emma e Giulio si scambieranno negli anni a venire è nato uno spettacolo, che racconta una storia d'amore incondizionato e di intangibile impegno politico e civile. Una storia di persecuzioni e sofferenze. Per il regime fascista, Giulio è una minaccia. Colpevole di essere un operaio metallurgico, attivo politicamente e nelle fabbriche della provincia di Firenze. È un militante del Partito comunista, che non accenna a interrompere l'attività politica neppure quando è costretto a rifugiarsi a Roma. Undici mesi dopo il matrimonio, viene arrestato per cospirazione e condannato a 21 anni di carcere. Cominciano i trasferimenti, da un istituto di pena all'altro, poi da un luogo di confino all'altro. Le Tremiti, Ponza, Ventotene. Emma quando possibile lo segue, trasferendo il suo domicilio dalla Liguria, alla Toscana a Roma. Se rari sono gli incontri loro concessi nel corso degli anni, è la parola scritta ad assumere il compito di rinnovare la persistenza di un legame irriducibile. Lettere, biglietti, telegrammi, cartoline. Tutto concorre a preservare l'amore, e la speranza in un futuro diverso in un Paese libero. È una battaglia, quella contro il fascismo, che Emma e Giulio riusciranno a vincere, al pari di tutti coloro che non si sono mai piegati al regime.
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Il programma della 33^ edizione:
copertinauna dedicai 12 articoli della costituzionediritto di memoriaesposizionigiovedì 14 settembrevenerdì 15 settembresabato 16 settembredomenica 17 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontatti
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