esposizioni 2017 Stampa E-mail

da giovedì 14 settembre
Palazzo Pretorio

Il tesoro dell'Archivio
i manoscritti pervenuti al Premio Pieve Saverio Tutino

L'Archivio diaristico - foto di Luigi Burroni

a cura di Cristina Cangi

"Di questo diario conserviamo anche l'originale". Quando possiamo pronunciare questa frase, rivolgendoci alle persone che chiedono in consultazione una testimonianza, proviamo un piacere che va molto oltre l'idea di possesso di un bene materiale. Non sempre accade. Chi affida all'Archivio la propria scrittura autobiografica o quella di una persona vicina, decide a volte di lasciarne una copia e tenere per sé la traccia autografa. Scelta legittima, dettata da sentimenti e legami affettivi insindacabili. Ma quando succede, quando le prime stesure si accomodano tra gli scaffali della fondazione al fianco delle trascrizioni, con tutta quella ricchezza di inchiostri e calligrafie, cancellature e scarabocchi, fogli a quadretti o copertine di cuoio, intestazioni, disegni, ricami, evidenziature... Quando accade, sappiamo subito che chi avrà il permesso di accedere alla lettura di quella testimonianza, avrà un di più. Un di più che è la forma sostanza della scrittura. Un "io" che elabora, una mano che trasforma il ricordo e il pensiero in segno, arrampicando le dita sulla superficie di una penna, pestando sui tasti di una vecchia macchina da scrivere, di una moderna tastiera. Una grafia che accelera scappando da un'emozione, un carattere marcato dalla violenza di un sentimento,gli errori salvati su una pagina che non si vuole rileggere. Contenuto e contenitore, vasi comunicanti di significati da scoprire nei dettagli minuti di questa mostra, che espone gli originali più belli giunti in Archivio nel corso dell'ultimo anno.

 

 

da giovedì 14 settembre
Via Roma 11

Una storia vera
opere e installazioni di Paolo Antonio Toci

Una storia vera - di Paolo Antonio Toci

Vedi? Lì, lì davanti a noi in quel "pulito" proprio appena sotto il boschetto? Beh, fu proprio lì che li presero, erano in tre ragazzi, e andavano in cerca di qualcosa da vendere o di qualcosa da mangiare, insomma qualcosa che i tedeschi avessero lasciato durante la ritirata. Gli andarono a finire dritti dritti "in bocca" era un piccolo drappello ritardatario, li presero e li portarono via, non furono mai più trovati nessuno sà dove furono uccisi.
Un'opera e un cimelio. Artista recuperante. Materia visioni memoria del vissuto imprigionata negli oggetti imprigionati dalla terra, dai rovi, dal tempo. Memoria liberata dalla mano graffiata che indaga scava scopre e disegna emozioni graffiate. Liberata. Liberazione. Resistenza. La resistenza è: sguardo plumbeo, occhio livido. La resistenza è: sigarette fratellanza. La resistenza è: un abbraccio. La mia sporca divisa il tuo bianco pudore. Un abbraccio. Musetto ingrugnito il bacio è tornato. Un abbraccio. Ora puoi sorridere. Un abbraccio. Ora devi piangere. La resistenza è: cartuccia, cucchiaio, resina che impasta, che tiene insieme, colla della memoria. Carta strappata. La resistenza è l'abbraccio della memoria.

All'interno dello spazio espositivo è presente un punto informativo e di accesso al portale internet "La nostra guerra 1943-45", realizzato dall'Archivio dei diari, con una selezione di oltre 1500 brani di diari, memorie e lettere tratti dalle testimonianze della Seconda guerra mondiale in Italia.

 

 

da giovedì 14 settembre
Palazzo Pretorio

Caro Saverio
Piccolo museo del diario

Caro Saverio

Molte vite nella vita di Saverio Tutino. Poco più che un ragazzo, Saverio è il partigiano "Nerio", attivo dal '44 nella zona di Cogne, nella bassa Valle d'Aosta e nel biellese, tra i protagonisti della liberazione di Torino nel 1945. Da adulto è scrittore, intellettuale, soprattutto un grande giornalista, per anni inviato di punta de "L'Unità" da Cuba e dalla Cina, cofondatore di "Repubblica". Paladino della memorialistica in età senile, ideatore di quel "vivaio", come lo amava chiamare, che è l'Archivio diaristico nazionale. Una vita straripante, anzi tre, pronte a essere accolte in una nuova installazione, all'interno del Piccolo museo del diario. Il racconto della sua vita, in mezzo al racconto di migliaia di altre vite che ha ostinatamente salvato dall'oblio. Tracce. Saverio ha lasciato ovunque tracce di sé. Nella scrittura, nei diari, nelle lettere, negli articoli, nei libri. Nelle interviste alla radio e alla tv. Nella memoria delle persone che lo hanno accompagnato. Tracce che conducono a una postazione di lettura, e di ascolto. Per ricordare, o scoprire, chi è stato Saverio. Per lasciargli messaggi, per condividerne il ricordo, o la suggestione di ciò che è sbocciato dopo la sua semina a Pieve Santo Stefano. Parole, fogli, pensieri, proposte. Nuovo patrimonio comune.


allestimento a cura dello studio di interaction design dotdotdot

Gli eventi espositivi saranno presentati venerdì 15 settembre alle ore 13.00 presso il Teatro Comunale.

Il programma della 33^ edizione:  

copertinauna dedicai 12 articoli della costituzionediritto di memoriaesposizionigiovedì 14 settembrevenerdì 15 settembresabato 16 settembredomenica 17 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontatti

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