venerdì 13 settembre ore 11.00 Teatro Comunale
Se il mare finisce Racconti multimediali migranti DiMMi 2018 – Terre di mezzo, 2019
incontro con Michele Colucci, Alessandro Triulzi e Cristina Ubah Ali Farah coordina Patrizia Di Luca saranno presenti gli autori
Perciò io ho deciso assoluto andare in America non per il mio avvenire, perché io sapevo che dovevo trovare del pegio, ma per i figli poter fare tutte le scuole e potere imparare qualche professione e qualche mestiere e non essere schiavo al lavoro e alla miseria. Così ho deciso di lasciare la mia terra nativa ed emigrare in America.
Così il contadino siciliano di Bolognetta, Tommaso Bordonaro, arrivato a New York con moglie e figli nel 1947, spiega la sua "spartenza amara" dall’Italia del dopoguerra in un racconto poi consegnato all’Archivio diaristico. La lingua "rocciosa" e "selvaggia" di Bordonaro - che Natalia Ginzburg molto amò e volle premiare insistendo per la pubblicazione da Einaudi - non può non richiamare i racconti delle varie "spartenze" verso l’Italia scritti da migranti arrivati da noi e raccolti in questo volume: quattro donne con ricche esperienze di integrazione alle spalle, sette giovani uomini tra i 19 e i 30 anni arrivati in anni recenti; alcuni di loro già cittadini italiani, altri ancora sotto protezione umanitaria, oppure "irregolari" sotto ricorso, provenienti da nove paesi del mondo (Argentina, Camerun, Costa d’Avorio, Etiopia, Gambia, Guinea, Mali, Romania, Sudan). Questo lo spaccato delle storie finaliste di DiMMi 2018. Difficile dire in che misura questi racconti rappresentino la straordinaria diversità dei percorsi umani e di accoglienza da cui scaturiscono, ma certo riflettono alcune costanti del racconto di sé e confermano la felice intuizione del concorso DiMMi, quest’anno giunto alla sua quarta edizione, che ha permesso l’acquisizione nell’Archivio dei diari di quasi 350 racconti di persone migranti che risiedono o hanno soggiornato nel nostro Paese. Questi testi, scritti in italiano e alcuni nella lingua di origine, costituiscono una straordinaria fonte di informazioni per gli storici futuri e sono la prima prova generale di espressione di sé da parte di persone straniere che vivono e operano nel nostro Paese, e concorrono alla diversità del suo patrimonio culturale già ricco di proprie lingue e culture.
dall’introduzione di Alessandro Triulzi
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Il programma della 35^ edizione:
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