Attività scientifica |
Fin dalla sua nascita l'Archivio dei diari si è presentato ai suoi interlocutori come centro di raccolta e ricerca del materiale autobiografico popolare presente sul territorio italiano. Se il lavoro di raccolta, grazie all'impulso catalizzatore del Premio Pieve è cominciato da subito, l'attività scientifica ha invece conosciuto delle fasi altalenanti. I numi tutelari dell'autobiografismo europeo, in prima fila il francese Lejeune, ma accanto a lui gli italiani Isnenghi, Clemente, Gibelli e molti altri, si sono interessati ben presto all'attività della Fondazione: sono arrivati gli studenti universitari, gli interventi seminariali e convegnistici, l'adesione alla FASP (Federazione Nazionale degli Archivi di Scrittura Popolare). Se tutto questo, all’inizio, è avvenuto in una situazione di estrema precarietà e senza una stabile programmazione scientifica, dal 1995 il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione ha invece deciso di dotarsi di un organismo competente in materia di tutela, conservazione e indirizzo deontologico del materiale presente in Archivio: è nato il Comitato Scientifico. Su proposta di Saverio Tutino, ne è stato eletto Presidente l'antropologo Pietro Clemente. Nel corso del 1998 è stata completata l’informatizzazione di tutto il patrimonio archivistico e si è avviata la pubblicazione di Primapersona, semestrale di notizie e studi scientifici sull’attività dell’Archivio e sulla situazione dell’autobiografia in Italia. Dal 2012 la rivista ha un suo Comitato scientifico composto da Anna Iuso, Quinto Antonelli, Camillo Brezzi, Pietro Clemente, Fabio Dei, Daniel Fabre, Patrizia Gabrielli, Antonio Gibelli, Stefano Pivato, Nicola Tranfaglia. Il 12 e 13 marzo 1998 il Comitato scientifico della Fondazione Adn ha organizzato il primo convegno dell'Archivio, in collaborazione con la Biblioteca "Città di Arezzo". Coordinatrice degli incontri, che si sono svolti ad Arezzo e a Pieve, è stata Anna Iuso, che ha curato anche gli atti usciti a settembre 1998, con il titolo Scritture di donne. Uno sguardo europeo. Per la seconda giornata di convegno, presso l'Archivio di Pieve, è stata allestita una mostra dei manoscritti femminili conservati presso la Fondazione e ritenuti più significativi.
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