Questo diario è scritto da una ragazza di 14 anni, nel pieno della guerra. Una ragazza molto più matura della sua età, e nello stesso tempo una bambina che cerca di evadere con i sogni dalla realtà triste dei bombardamenti e delle ferite morali del conflitto in corso. Dipinge a parole la natura che la circonda e descrive con poesia l'altalenante storia d'amore che la lega a Filippo. Ciò che mi ha colpito è stata la freschezza e la bellezza dei sentimenti che emergono dalle sue descrizioni, anche nelle situazioni difficili che si trova ad affrontare.

Silvia Bragagni

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