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L'autobiografia di Calogero Di Leo è entrata nella finale del Premio Pieve - Banca Toscana 2002.


CALOGERO DI LEO
Lucca Sicula AG, 1937
Un siciliano turista milionario emigrante [Mai biurifu' laif]

Consistenza: pp. 177


Tipologia testuale: Autobiografia
Provenienza Geografica: Agrigento/provincia

RIASSUNTO: Scritta in Florida, una grande saga familiare che lega la Sicilia al nuovo mondo attraverso una vicenda di migrazioni antiche.
Calogero, nato a Lucca Sicula, nell'entroterra agrigentino e proveniente da una famiglia molto numerosa, dove quasi tutti gli eredi si chiamavano con il suo nome - una catena come MC Donald's -, cresce con il sogno di poter un giorno emigrare in America. Dal piccolo paese siciliano, arretrato e privo di prospettive, molti erano scappati tentando di fare fortuna fuori dall'Italia, alimentando la fantasia dell'autore stesso e dei compaesani rimasti.
Nei racconti e attraverso i generosi pacchi dello zio Antonino, l'America acquistava sempre di più l'aspetto di una terra generosa, anche se i soldi da lui inviati per permettere ad altri parenti di affrontare la costosa traversata, puntualmente venivano investiti per altri scopi.
Negli anni Sessanta anche Calogero ha l'opportunità di lasciare la Sicilia. Chiuderà il suo piccolo bar, che vendeva gazzose e granite, partendo inizialmente per la Scozia, poiché era difficile ottenere visti per l'America.
Tornato al paese, dopo quattordici mesi, trova la situazione peggiorata: “si lavorava poco, causa mancanza di clienti e specie di gioventù che aveva emigrato la maggior parte”. Con i pochi risparmi accumulati finalmente arriva a New York nel 1964. In America lavora come operaio e cameriere, soprattutto a contatto di comunità spagnole. Di origini portoricane è pure la moglie Evelyn, sposata nel 1965 e madre dei suoi tre figli: “Tra Benito il Cubano e visitare Evelyn il mio spagnolo migliora, l'inglese di meno”.
Verso la fine degli anni Settanta apre una pizzeria a New York, successivamente ceduta al figlio. Trasferitosi in Florida vi apre altri locali, fonti però di molti problemi finanziari e disavventure.
Adesso, ormai in pensione, racconta la sua vita meravigliosa, la sua biurifu' laif e scrive: “sono orgoglioso di tutto questo mio passato, di essere un italiano emigrante fiero e di contribuire al progresso di questa grande nazione America, che mi adottò e oggi è la patria dei miei figli e dei miei nipoti: Dio benedica Italia America e il Mondo”.

Soggetti: Amicizia; Amore; Famiglia; Matrimonio; Infanzia; Giovinezza; Malattia; Emigrazione esterna; Tradizioni; Viaggi; Lavoro; Genealogia; Soprannomi

Parole chiave: Naia; Cameriere; Difficoltà economiche; Mondo contadino

Luoghi del racconto: Lucca Sicula; Agrigento/provincia; Taranto; Regno Unito; Scozia; Keswick; Stati Uniti d'America; New York; Florida; Fort Lauderdale

Estremi cronologici del racconto: 1937-2000
Tempo della scrittura: 2000

Segnatura: MP/02


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