Maria Malgorzata Straszewska nasce nel 1923 a Kalisz (Polonia). Il padre è un'ingegnere al servizio dello Stato, la madre ha una laurea in filosofia. Ha un fratello, Andrea e una sorella maggiore, Sophie. Vive un'infanzia serena e agiata tra Varsavia e la "Casa Lontana", la tenuta di campagna dove la famiglia trascorre i periodi di vacanza. Quando la guerra si fiuta nell'aria e la situazione politica peggiora, anche la sicurezza della famiglia finisce. Cambia la vita di tutti i giorni, svanisce la spensieratezza giovanile. Hitler attacca la Polonia il 1° settembre 1939. Varsavia viene continuamente bombardata, M. Malgorzata, Sophie e la madre sono costrette a trasferirsi in un villaggio vicino alla frontiera sovietica. Il 17 settembre l'Armata rossa occupa il territorio avanzando da est. La sconfitta del paese diviene inevitabile di fronte all'enorme supremazia dei due nemici e dall'astenersi delle operazioni militari da parte della Francia e Gran Bretagna. Così la Polonia si trova sotto l'occupazione di due stati caratterizzati entrambi da sistemi totalitari. La sconfitta però non soffoca la resistenza dei polacchi, si forma un governo in esilio a Londra. Nel paese sorge l'Armata Nazionale, e la rappresentanza del governo clandestina. A questo punto, con la sorella Sophie entra a far parte del movimento di resistenza, facendo la crocerossina e la "staffetta", per trasportare nella città i pacchi dei bollettini clandestini. Il fratello Andrea viene catturato e di lui non si hanno più notizie. Maria invece vive, descrivendo i tragici fatti, la drammatica esperienza dell'ultimo tentativo dei polacchi di conquistarsi l'indipendenza: l'insurrezione di Varsavia, scoppiata il 1° agosto del 1944 (La rivolta durò fino al 2 ottobre, vi perdono la vita 17000 insorti e 180000 abitanti. Durante la rivolta l'Armata Rossa non intervenne). I tedeschi deportarono la popolazione oltre i confini della città. Rifiuta l'aiuto di un amico capitano e per spirito di solidarietà verso i colleghi combattenti decide di partire come prigioniera. Alla fine della guerra, liberata dalla 1° Divisione Blindata Polacca, decide di non rimanere nel paese, ormai sotto il controllo del Partito Comunista appoggiato dai sovietici. Si trasferisce a Londra, dove si laurea in Architettura. Si sposa e segue il marito in Italia, dove vive attualmente.
Per riassumere la vita di Maria Straszewska ci vorrebbero molte pagine, tanto è densa di avvenimenti e esperienze interessanti. Per motivi di spazio ho evidenziato solo una parte del suo racconto. La sua testimonianza vissuta in prima persona, lucida e appassionata, fa luce su uno degli episodi più tristi della Seconda Guerra mondiale: l'insurrezione di Varsavia del 1944. I brani che ho scelto riassumono quei momenti e cercano di far emergere i sentimenti contrastanti che lei e molti altri provarono, persone che tentarono tragicamente di trovare l'indipendenza, costrette a vivere e sopravvivere sotto l'occupazione di due governi nemici.
Silvia Bragagni
brani scelti notizie e schede
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