Il commento del lettore - Bruno Bonifacio Stampa E-mail

Si può decidere di vivere in solitudine; si può scegliere di essere in compagnia di se stessi e di un diario: questo è quanto accade a Bruno. Il diario è il fedele confidente di giornate lunghe e dolenti, di mesi, di anni scanditi dalla ricerca di serenità e di un equilibrio interiore negato dal lavoro, dai rapporti con la famiglia, talvolta dall'insofferenza verso se stesso. La volontà di essere un altro sé non basta: quella di Bruno è una non volontà, è l'abbandonarsi al flusso degli eventi contro i quali sembra inutile ribellarsi, è il vedersi vivere. Quando sembra che ci sia la possibilità di ricominciare a vivere nel senso pieno del termine; quando il proprio essere si risveglia dopo il torpore dei giorni bui della depressione; quando si straccia il bilancio della propria esistenza, perché i conti non tornano più, il diario si chiude, per sempre.


Daniela Brighigni


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