da giovedì 15 settembre
PALAZZO PRETORIO Il tesoro dell’Archivio i manoscritti pervenuti al Premio Pieve Saverio Tutino
a cura di Cristina Cangi
Sono un tesoro nel tesoro, è inutile negarlo. Ogni scrittura è preziosa, in qualunque forma si manifesti. Ma le scritture a mano, i “manoscritti”, hanno un fascino particolare e ogni volta che un originale viene depositato all’Archivio dei diari, chi si occupa della catalogazione prova un’emozione senza pari. Scoprire la carta bagnata dall’inchiostro, scorrere e decifrare una grafia, immaginare le mani della donna o dell’uomo all’opera nel chiuso di una stanza, o sullo scompartimento di un treno, mentre trasformano in parole i pensieri e la vita che stanno attraversando. Un privilegio che nei giorni del Premio Pieve viene offerto anche al pubblico della manifestazione, grazie all’allestimento della mostra “Il tesoro dell’Archivio”, che espone sotto teche di vetro i manoscritti più affascinanti giunti alla fondazione nel corso dell’ultimo anno.
LOGGE DEL GRANO disegnami a cura di Giovanni Cocco, Lorenzo Marcolin, Maria Virginia Moratti e Barnaba Salvador
Quattro artisti, quattro illustratori, accompagnano con le loro opere i diari del progetto DiMMi, l’importante raccolta di diari di migranti che l’Archivio contribuisce a realizzare da dieci anni. Giovanni, Lorenzo e Barnaba – ai quali si aggiunge Maria Virginia – per la quarta volta si sono immersi nella lettura delle testimonianze scritte da donne e uomini giunti in Italia da tutto il mondo, e si sono messi idealmente in cammino al loro fianco, condividendone le difficoltà e le gioie, pezzi di strada spesso accidentata. Dai racconti sono nate le immagini. Le opere esposte alle Logge del Grano, sono presentate anche all’interno del volume Come alberi in cammino edito da Terre di mezzo. Una collaborazione che gli autori celebrano con entusiasmo e con queste parole:
Duemilaventidue, l’anno delle novità! Quest’anno infatti nel libro “DiMMi” ci saranno illustrazioni per tutti i diari pubblicati. Un importante passo in avanti, molto impegnativo ma di cui siamo felici e orgogliosi perché crediamo in un mondo fondato sul rispetto e dove l’integrazione delle genti è una condizione essenziale. La seconda novità è la presenza di Maria Virginia Moratti che, quest’anno, ha illustrato le facciate della copertina di questo taccuino “disegnami”, ma che dall’anno prossimo condividerà le illustrazioni dei vari autori. I diari del progetto DiMMi sono conservati presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.
Giovanni, Lorenzo, Barnaba, Maria Virginia
ASILO INFANTILE UMBERTO I Senza terra
Loretto Ricci nasce al Poggio di Arsicci, Badia Tedalda, nel 1953. Operaio, sindacalista di lungo corso, negli anni Ottanta approda alla scultura e all’arte. Realizza opere che espone nella sua casa-museo di Anghiari, utilizza plastiche, pietre, resine, cemento, legno, materiali di risulta e riciclati. I temi della sua indagine spaziano dalle migrazioni, alle guerre, al valore della memoria.
Ho iniziato questo cammino con i miei “senza terra” partendo dal cuore sofferente dell’Africa e dal cuore sofferente del mondo, stiamo in cammino per allontanarci dalle guerre, dalla miseria, dall’egoismo e dalle ingiustizie. Viaggiando ho visto bambini camminare scalzi sulle onde con la speranza d’incontrare un tozzo di pane e una mano aperta e poi per parlare di un mondo nuovo, meno ostile e più saggio; così io ho provato a mischiare la plastica con la terra, il cotone dei lenzuoli con il duro del cemento, ho messo le scarpe dentro il bitume e la cenere per dare corpo alla sofferenza, ai sogni, alla speranza. Camminando sono arrivato, anzi sono tornato, e non da solo, in un piccolo paese dal quale ero partito, dove ognuno può depositare la propria storia da custodire tutti insieme dentro un grande diario collettivo.
Loretto Ricci
ASILO INFANTILE UMBERTO I Una nuova casa
Uno spazio riaperto al pubblico, un luogo di incontro e di dialogo, dedicato alla presentazione di mostre, workshop, ascolto di podcast. Ma non solo: il ritorno all’Asilo Infantile Umberto I costituisce una delle novità più importanti del Premio Pieve 2022. Denso di ricordi per chi vive il Premio Pieve da molti anni, questo spazio ospiterà la futura sede della Fondazione e del Piccolo museo del diario. Per questo abbiamo pensato di cogliere l’occasione del Premio per invitare tutti gli amici dell’Archivio dei diari a prendere nuovamente confidenza con questo luogo, ad abitarne le sale interne e gli ambienti esterni, a riempirli di parole e pensieri comuni a tutti gli amanti della narrazione autobiografica. Nell’attesa che il cantiere si apra, poniamo insieme un ideale primo mattone sopra le fondamenta di questa futura casa comune.
PALAZZO PRETORIO Piccolo museo del diario
Durante le giornate del Premio Pieve il Piccolo museo del diario è visitabile gratuitamente. Scopri in libreria e online il gioco in scatola realizzato dal Piccolo museo del diario con i dotdotdot, la novità del 2022. Diari incrociati
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Il programma della 38^ edizione:
copertinacercatori di paceesposizionigiovedì 15 settembrevenerdì 16 settembresabato 17 settembredomenica 18 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialispettacoliprogettinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontattiprevenzione Covid-19
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