giovedì 15 settembre ore 21.45 Campo alla Fiera, via della Verna 11
Per il resto è tutto da verificare uno spettacolo di Donatella Allegro e Paolo Soglia regia di Donatella Allegro con Donatella Allegro e Andrea Biagiotti musiche di Daniele Branchini e Paul Pieretto
Per il resto è tutto da verificare è una frase del diario della partigiana e antifascista bolognese Zelinda Resca, depositato presso l’Archivio diaristico nazionale. Tra il 2020 e il 2021 Anpi, Arci e Casa dei Popoli di Corticella – la frazione di Bologna in cui Zelinda Resca ha vissuto – hanno voluto riportare alla memoria collettiva questo materiale, insieme a un prezioso corpus di lettere che Zelinda ha ricevuto e scritto durante la lunga prigionia. Ne è nata una drammaturgia a cura di Donatella Allegro e Paolo Soglia, messa in scena per la prima volta nel novembre 2021. Lo spettacolo rievoca la vicenda umana di Zelinda, staffetta partigiana della 4^ brigata Venturoli, ingiustamente coinvolta negli anni ‘50 – durante la repressione scelbiana – in uno dei tanti processi che videro alla sbarra ex partigiani. Incarcerata per due anni e mezzo, di cui uno di manicomio criminale, fu infine scarcerata e assolta con formula piena nel 1955. Nello spettacolo si immagina un dialogo tra una giovane Zelinda Resca (interpretata da Donatella Allegro) e l’amico Nerio Nesi, innamorato di lei durante la guerra, e poi in seguito figura rappresentativa nell’Italia repubblicana (interpretato da Andrea Biagiotti). L’incontro immaginario tra i due avviene a Corticella, la frazione di Bologna – allora un paese – tanto cara a Zelinda e così presente nel suo diario. Nesi/Biagiotti e Zelinda/Allegro rievocano sul palco il passato, la giovinezza, la guerra, la lotta di Liberazione e il dopoguerra, ma soprattutto il processo e il carcere. Le musiche, eseguite dal vivo, sono a cura di Daniele Branchini e Paul Pieretto. Per il resto è tutto da verificare è nato all’interno del più ampio progetto di conservazione della memoria promosso da ANPI Corticella, Arci Brecht, Casa dei Popoli di Corticella e associazione Effettica, col sostegno del Comune di Bologna.
venerdì 16 settembre ore 21.45 Campo alla Fiera, via della Verna 11
Mio Eroe uno spettacolo di e con Giuliana Musso regia di Giuliana Musso collaborazione alla drammaturgia Alberto Rizzi musiche eseguite da Andrea Musto
Il tema generale è la guerra contemporanea, il soggetto è ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001 – 2014), la voce è quella delle loro madri. Le madri testimoniano con devozione la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali. Costruiscono un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita. Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto, ma anche all’esperienza della morte in guerra, in tempo di pace. Nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi a tratti drammatici, prende però forza e si fa spazio un discorso etico e politico. In Mio Eroe, la voce stigmatizzata della madre dolorosa, da sempre sequestrata nello spazio dei sentimenti, si apre un varco, esce dagli stereotipi, e si pone interrogativi puntuali sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come sistema di soluzione dei conflitti, sul mito dell’eroe e sulla sacralità della vita umana. Il dolore delle madri può superare la retorica militaristica che ci impedisce di ragionare sulla guerra quando siamo di fronte al feretro coperto dal tricolore e affonda con la forza dei sentimenti in una più autentica ricerca di verità. In queste testimonianze femminili il tema della pace e il tema della maternità risuonano per quello che ancora sono: pubblicamente venerati e segretamente dileggiati. Solo alla fine del monologo sarà forse visibile, come una filigrana in controluce, che la voce delle madri piangenti è la voce della razionalità umana.
sabato 17 settembre ore 21.45 Campo alla Fiera, Via della Verna 11 Pieve Santo Stefano
Dei figli uno spettacolo di Mario Perrotta consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito, Mario Perrotta e - in video - Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marta Pizzigallo, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano e - in audio - Saverio La Ruina, Marica Nicolai, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano
Dei figli conclude la trilogia In nome del padre, della madre, dei figli, provando a ragionare su quella strana generazione allargata di “giovani” tra i 18 e i 45 anni che non ha intenzione di dimettersi dal ruolo di figlio. Non tutti, per fortuna, e non in ogni parte del mondo. Ma in Italia sì, e sono tanti… Una casa che è limbo, che è purgatorio, per chiunque vi passi ad abitare. Vite in transito che sostano il tempo necessario – un giorno o anche una vita – pagano un affitto irrisorio e in nero e questo li lascia liberi di scegliere quanto stare, quando andare. Solo uno sosta lì da sempre: Gaetano, il titolare dell’affitto. Al momento, le vite in casa sono quattro. Vediamo tutti gli ambienti come se i muri fossero trasparenti. La casa è fluida, come le vite che vi abitano. Le uniche certezze sono tre monitor bianchi, come enormi smartphone. Su ognuno di essi stanziano, incombenti, le famiglie di origine degli abitanti: genitori, sorelle, cugini… 13 personaggi per un intreccio amaramente comico, un avvitamento senza fine di esistenze a rischio, imbrigliate come sono nel riflettere su sé stesse.
Mario Perrotta
per tutti gli spettacoli è consigliata la prenotazione ingresso libero fino a esaurimento posti
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Il programma della 38^ edizione:
copertinacercatori di paceesposizionigiovedì 15 settembrevenerdì 16 settembresabato 17 settembredomenica 18 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialispettacoliprogettinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontattiprevenzione Covid-19
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