DIMMI di Storie Migranti
Nel 2022 il progetto DiMMi - Diari Multimediali Migranti compie 10 anni. Nel 2012 infatti, grazie al supporto di Regione Toscana, nasceva questo progetto con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale, e di creare un fondo speciale dei diari migranti presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Questa idea è stata coltivata nel corso degli anni da un numero crescente di enti e organizzazioni operanti a livello nazionale e non solo. Il Premio Pieve 2022, come ormai consuetudine, ospita l’evento di premiazione dell’annuale premio DiMMi dedicato a testimonianze autobiografiche inedite di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia o nella Repubblica di San Marino. Le 52 testimonianze raccolte nell’ambito della settima edizione del concorso stupiscono nuovamente per ricchezza ed eterogeneità di provenienze, esperienze di vita, lingue, culture e modalità di espressione. Sono 28 i paesi di origine narrati: Afghanistan, Albania, Algeria, Argentina, Bangladesh, Brasile, Camerum, Colombia, Costa d’Avorio, Croazia, Egitto, Gambia, Germania, Iran, Iraq, Marocco, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Perù, Romania, Senegal, Serbia, Slovenia, Somalia, Stati Uniti, Tunisia, Ucraina. Gli autori e le autrici di 38 delle 52 testimonianze hanno deciso di narrarsi attraverso la scrittura, 4 hanno utilizzato il video mentre 10 sono ricorsi a due o più linguaggi contemporaneamente. Il Comitato Scientifico del progetto è composto da un rappresentante di ciascuna delle organizzazioni aderenti: Amref Health Africa, Archivio delle memorie migranti, Archivio Diaristico Nazionale, Arci, Centro di ricerca sull’emigrazione - Museo dell’emigrante Università degli studi della Repubblica di San Marino, Circolo Gianni Bosio, Comitato 3 Ottobre, Comune di Pontassieve, Comune di San Giovanni Valdarno, Epale Italia, Ismed-Cnr, Oxfam Italia Intercultura, Rete Italiana di Cultura Popolare, Unione dei Comuni della Valdera, Un Ponte Per... Dal 2021 il Comitato Scientifico del progetto prevede anche la partecipazione di due rappresentanti dei “ragazzi e delle ragazze di DiMMi”, gruppo informale auto-costituito dagli autori e dalle autrici che hanno partecipato alle varie edizioni del Concorso. Le Commissioni territoriali che hanno aderito al concorso DiMMi 2022 hanno operato nei seguenti territori: Arezzo, Biella, Cantù, Milano, Pontedera, Pontassieve, Roma, Padova, Torino. Oltre ai gruppi già consolidati, nei territori di Arezzo e Padova sono state attivate commissioni all’interno di due istituti scolastici di secondo grado. incontro venerdì 16 settembre ore 16.00
Memories Across Europe
In Europa la partecipazione alla vita democratica è in costante declino per diverse ragioni come l’affermarsi di valori individualisti, la crisi economica che ha spinto le persone a concentrare le proprie energie nella ricerca del lavoro, costringendo migliaia di giovani adulti a migrare, infine, la pandemia da COVID-19 ha reso ancora più difficile la partecipazione alla vita democratica. Tale difficoltà si è riflessa ancora maggiormente a livello europeo, come evidente anche nell’emergere di movimenti antieuropeisti. Il progetto Memories Across Europe ha lo scopo di realizzare attività educative per adulti e anziani basate sulle metodologie autobiografiche di storytelling digitale, allo scopo di contribuire a una costruzione comune e positiva dell'identità europea, stimolare la partecipazione alla vita democratica, promuovere il dialogo intergenerazionale e la solidarietà, in relazione ai valori fondanti dell’Unione, descritti nel trattato di Lisbona e nella “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, diritti dei cittadini, giustizia.
Premio Lucia produzioni audio
Il Premio Lucia, promosso da Radio Papesse e dall’Archivio dei diari, giunge alla seconda edizione e rilancia l’obiettivo di sostenere la produzione radiofonica d’autore. Isolamenti, al plurale, è la parola che ci ha guidato e che è ricorsa spesso nelle nostre conversazioni. Senza confinarci nell’esperienza isolante della pandemia, le storie che abbiamo scelto hanno in filigrana un senso di solitudine, di esistenze insulari, di isole sicure, di approdi sperati e immaginati.
Variazioni su M. di Martina Melilli e Botafuego Leo Ferlan, studioso di botanica, viene inviato in Algeria nel 1952 per una campagna geo-cartografica. All’improvviso irrompe nella sua vita un’amica di amici: Miriam Colautti scrive a Leo per chiedergli come trovare lavoro ad Algeri. È così che tra i due nasce una fitta corrispondenza, che continua anche dopo il ritorno di Leo in Italia, nell’estate del 1954. A settembre dell’anno successivo si sposano e finalmente, nell’autunno del 1955, lei può raggiungerlo. Leo però muore dopo pochi anni, nel 1961. Miriam ha deciso di donare le lettere di Leo all’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano, e così sono arrivate fino a noi. Ha deciso però di bruciare le sue, di cui non resta traccia. Variazioni su M. lavora sull’assenza delle parole di Miriam, sulla potenzialità di questo spazio vuoto. Martina Melilli e Botafuego hanno chiesto a Renato Rinaldi di dare voce a Leo, e in parallelo hanno invitato una serie di persone – diverse per età, provenienza, esperienze, occupazione e sessualità – a ipotizzare, immaginare e interpretare la metà mancante di questo scambio epistolare: le lettere di Miriam.
Cantilenano le onde di Alice Pontiggia Cantilenano le onde è un lavoro radiofonico che nasce dalle conversazioni di Houda Latrech e Alice Pontiggia, avvenute sulle sponde di alcuni dei corpi d’acqua che fanno parte delle loro storie. L’acqua di questi fiumi, laghi o ruscelli, ha inevitabilmente attraversato entrambe. Quali memorie trasportano le loro gocce? Un flusso di parole che le porterà a confrontarsi sulla costruzione delle loro identità, i legami che hanno con le geografie in cui sono nate, quelle in cui sono cresciute e le emozioni che da tutto questo scaturiscono.
I contenuti audio delle opere saranno in parte anticipati nel corso della presentazione. Variazioni su M. e Cantilenano le onde verranno diffuse a ciclo continuo presso l’Asilo Infantile Umberto I dal 15 al 18 settembre. incontro venerdì 16 settembre ore 11.30
Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana
Dal maggio 2022 a Genova è possibile visitare il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI), un nuovo progetto museale fortemente voluto dal Ministero della Cultura, dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria, che ha coinvolto molte realtà italiane e internazionali, incluso l’Archivio dei diari. La scelta della location, l’iconica Commenda di San Giovanni di Prè, edificio del XII secolo, è ricca di significato: un luogo di accoglienza e punto di passaggio di un’umanità in transito, dai pellegrini alle crociate, fino agli emigranti dell’Ottocento. Il MEI si propone come contenitore delle esperienze che hanno caratterizzato e che ancora caratterizzano la complessa realtà migratoria nazionale, una costante nella storia dell’uomo e un tratto distintivo di quella del nostro Paese. Il percorso espositivo si sviluppa su 3 piani suddivisi in 16 aree, costruite intorno alle storie di vita dei protagonisti dell’emigrazione: le esperienze dei singoli sono proposte al visitatore attraverso fonti primarie come le autobiografie, i diari, le lettere, le fotografie, i giornali, i canti e le musiche che accompagnavano gli emigranti. I documenti utilizzati sono il frutto di ricerche e studi con la collaborazione di studiosi e istituzioni come il Centro Internazionale di Studi sull’Emigrazione Italiana (CISEI) di Genova, la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, il Museo regionale dell’emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino, l’Istituto centrale per i beni sonori e gli audiovisivi, l’Istituto Luce – Archivio Storico Luce, la Rai, attraverso l’Archivio Rai-Teche, l’Archivio Centrale dello Stato e l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La presentazione del MEI nel corso della 38^ edizione del Premio Pieve offre un’occasione di confronto sullo stato dell’arte della museografia e della museologia in Italia, con un focus sulla particolare diffusione dei musei di narrazione negli anni più recenti. incontro giovedì 15 settembre ore 18.30
Italia repubblicana
Sono numerosi i diari che l’Archivio di Pieve conserva sull’Italia repubblicana; pagine e pagine scritte da uomini e donne che ricordano con intensità il momento fondativo, il 2 giugno 1946, così come i successivi eventi e sviluppi storici. Un lungo partecipato nastro di racconti, un patrimonio di memorie che l’Archivio diaristico ha valorizzato attraverso differenti attività di conservazione, di ricerca e di divulgazione. Questo impegno si inserisce nell’ampio dibattito storiografico e politico che, nel corso degli ultimi trent’anni, si è sviluppato intorno alla Repubblica Italiana. Una ricca e variegata fioritura di studi e ricerche, attraversando circa ottant’anni di storia, ha evidenziato processi e passaggi nelle loro differenti articolazioni, le cesure e le continuità, la storia dei partiti politici; ha fatto luce sui protagonisti, mentre le voci dei testimoni hanno arricchito il quadro e offerto preziose tessere per approfondire appartenenze e identità. Lungo queste coordinate, sulla scorta delle sollecitazioni giunte dalla Public History, singoli studiosi, istituzioni e associazioni culturali hanno realizzato molteplici attività indirizzate non solo a un pubblico di specialisti addetti ai lavori, bensì a cittadine e a cittadini attenti alla dimensione civile, al futuro della democrazia e della Repubblica, convinti che la storia possa avere una funzione significativa, rafforzare il senso civico e i vincoli tra le generazioni. Tra le molteplici attività realizzate negli ultimi anni il progetto 2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica con la direzione scientifica di Maurizio Ridolfi ed Elette ed eletti. Rappresentazioni di genere nell’Italia repubblicana, con la direzione scientifica di Patrizia Gabrielli, promosso dall’Archivio di Pieve Santo Stefano. Pur nelle differenze che li distinguono, entrambi i progetti sono rivolti a un pubblico ampio, si propongono di oltrepassare le aule universitarie e le sedi proprie del dibattito scientifico per sperimentare strumenti fecondi per la circolazione della storia. Una progettualità maturata sulla scorta di importanti interrogativi sugli strumenti da utilizzare per mantenere vivo il sentimento repubblicano e per radicare un patriottismo della Costituzione; per conferire al 2 giugno 1946 il valore di una data storica a fondamento dell’identità italiana. incontro sabato 17 settembre ore 15.30
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Il programma della 38^ edizione:
copertinacercatori di paceesposizionigiovedì 15 settembrevenerdì 16 settembresabato 17 settembredomenica 18 settembrepremio tutino giornalistapremio città del diariofinalistipremi specialispettacoliprogettinovità editorialidownloadattivalamemoriasostenitoricrediticontattiprevenzione Covid-19
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