Brani scelti
Brno 23 gennaio 1978
Cara amica, oggi 23/1/78 non ho ricevuto nemmeno una tua parola, nessuna risposta alla mia lettera. Io ti ho mandato una cartolina con gli auguri di Natale e una lunga lettera dove ti ho confidato il mio tormento, il mio segreto. Cara amica voglio dirti che sono delusa, veramente attendevo da te, che mi risponderai. Puoi dirmi cosa è accaduto? Perché non scrivi più? Speravo di trovare in te una donna sincera con cuore buono. Ti prego, io non posso, non voglio credere che tutti gli Italiani sono falsi, non posso comprendere che tale comportamento è la vostra mentalità. No! Non posso. So, viviamo (voi e noi) in diversi condizioni di vita, ma i cuori forse possono essere uguali no? Per fortuna noi viviamo come le persone libere, senza ipocrisia, siamo tali come siamo. Tutti abbiamo il lavoro siamo lavoriosi, da noi per fortuna e grazie al nostro governo ogni madre sposata o libera, se ha educato bene il suo bambino, se ha educato una persona brava, tale madre ha tutta la stima. Non importa se ha partorito il bimbo in matrimonio o fuori di matrimonio. Da noi e credo che così si giudica al tutto mondo, chi è bugiardo è bugiardo, non importa perché mentisce. Da noi chi è avaro codardo, chi tradisce i suoi propri figli non è, non può essere una persona onesta, brava, sincera ed ecc. Sicuro, anche da noi sono i padri quelli che non vogliono conoscere i suoi figli, non vogliono pagare i alimenti, ma questi sono puniti o perfino arrestati. Non è possibile senza punizia consapevole distruggere, disturbare la vita degli altri. Non è onesto giocare con amore, non è onesto fare per proprio divertimento con proprio bimbo come se fosse il giocattolo senza cuore, senza l'anima. Lui ha calpestato, ha infamato i sentimenti umani santissimi, l'amore verso la bimba propria. E sai perché? Te lo dico. Per la proprietà, per i denari, dalla grande paura dalla sua moglie. Per tutti che vivono e non sono niente e lui una persona stimata, senza vergogna una persona onesta. Vedi cara amica questo è la verità pura. Io ho taciuto 32 anni non volevo mai, dico mai, né una lira per nostro bambino. Doveva lavorare duro (io non posso permettermi essere pigra, “malata”) e lo faccio ancora oggi. Tacevo, credevo, speravo. Dall'anno 1944 piango, tutta la mia vita è una tristezza, dolore, speranza, disperazione e maledetto amore, che nutro verso lui. Lui ci ha scritto dall'anno 1945-1977 mille, mille parole dolce, le lettere piene di amore e giuramenti in nome L'Iddio, in nome sua madre, le lettere piene tristezza, i desideri per la sua adorata figlia in cui vene scorre sua e mia sangue, le lettere piene lamenti, quanto è in matrimonio infelice, quanto grande povero è. Non ha niente, non è ricco, invece povero, povero. Sono stata per lui unico amore, unico tesoro, Maria con cuore d'oro, Maria una donna il più buona del mondo. Sono stata per lui unica, unica, sono stata per lui donna della sua mente come Beatrice per Dante Alighieri! Oggi? Secondo il parere della sua signora ho unico diritto cioè: vantarsi che lo ho amato 32 anni. Secondo lei sua e mia figlia non ha nessun diritto a suo amore paterno. Se vuoi posso mandarti le copie delle loro lettere. Ma cara ti prego di perdonarmi che ti scrivo queste cose. Perdonami, ho la paura che non te interessa più la mia storia. Ieri ho ricevuto la lettera dalla una signora che abita (abitare) in via A. Baldini. Prima delle feste di Natale ci hanno visitato i nostri amici da Livorno. Cara vieni a trovarci in estate? Io verrò nell'anno 1979 visitare Italia. Pisa vorrei tanto vedere la città dove vive mio amore, mio destino triste. Voglio dirti ancora questo: non temere io non sono bugiarda, non sono traditore. Sono una donna semplice, stanca, vecchia, solo il mio cuore è giovane come in Gloschutte nell'anno 1943-44. Là nella seconda guerra mondiale, là nella piccola Gloschutte vive il mio spirito la mia anima. E tu oggi forse credi che io sono pazza. Non so. Forse sì, forse no. Tu non sai ancora tutto Marie
10 gennaio 1979
Cara Maria, rispondo subito alla tua del 26 dicembre perché mi trovo con qualche minuto di libertà. Rispondo alla tua domanda, quando vuoi sapere come penso io di un uomo che ha agito come quello che tu sai. In Italia, come in ogni altro paese, l'agire, la coscienza, l'onestà sono uguali. Vorrei dire che non è onesto un uomo che agisce così, però debbo dirti, ora che conosco la vita, che ho esperienza, che una persona giovanissima può trovarsi in situazioni imprevedibili per cui il tormento di dover scegliere è più grave di lei stessa. Un giovane non può pensare tante conseguenze, per il fatto stesso che è giovane. Può darsi che abbia tanto sofferto, e chissà quanto soffre ancora. Chi può essere nell'animo di un individuo? Quante persone girano per le strade con una apparente serenità, ed hanno in cuore una infinita amarezza! Non si deve - secondo me - pensare che si sia solo noi a soffrire. C'è chi lo manifesta e chi soffre tacendo vergognandosi anche di dirlo. Tutto quello che mi hai scritto l'ho letto con cura, ma devi superare lo sgomento della stessa tua pena, e forse più gravi, e devi vivere per il futuro, non per il passato. Sappi ancora che è molto difficile vivere e bisogna trovare la capacità di superare anche gli affronti. Io dico che essere buoni con chi è stato buono con noi non dà nessun merito, bisogna essere buoni con chi ci ha fatto del male, allora ci sentiremo sereni. Non pensare più troppo, scrivimi, se vuoi posso aiutarti, ma penso che solo bello sarebbe se tu riuscissi a superare col ragionamento e col cuore che forse anche Tommi ha tanto sofferto e soffre. Ringrazia il cielo che puoi ancora amare, è una fortuna. L'amore vero non finisce mai. Mia cugina abita a Praga, forse verremo. Baci a tutti e stai contenta Athe
26 febbraio 1979
Cara Maria, rispondo alla tua cara lettera e mi addolora tanto sapere che il piccolo Alès è malato. Ma non può essere operato? A Bergamo c'è un centro cardiologico fenomenale per i giovani ammalati di cuore, e tanti vengono operati. Anche il prof. Azzolina, che ha la clinica a Firenze (basta scrivere così) è uno che si è specializzato in America. Io credo che anche da voi ci siano bravi medici, ma sai, certe volte quattro occhi vedono meglio di due. Mia figlia è in attesa di un figlio, speriamo che tutto passi presto e bene. Io lavoro sempre tanto e sono stanca, ma come devo fare? Se sto a casa lavoro di più e mi stanco di più. Ho la casa grande e sempre tanta gente. Capisco quello che dici, capisco tutto, ma vedi bene che è inutile poter capire gli altri, anche chi abbiamo tanto amato. L'amore è cosa da stare dentro di noi, e che deve sempre aiutare a vivere. Sennò è cosa troppo dolorosa. Sei felice del tuo amore e del fatto che hai la possibilità di amare ancora, è un privilegio. Che ti fa essere sempre giovane e che ti aiuta nei tuoi lavori quotidiani. Rasserena Ilona sempre e non amareggiarti. La vita è sempre bella, tra poco è primavera e i campi saranno in fiore. Aspetto ora da te una lettera che mi dica che tutti state bene. Oggi è tanto freddo, il ghiaccio mi ha rovinato tutti i fiori. Ti bacio affettuosamente e aspetto notizie Athe
13 settembre 1989
Cara Maria siamo arrivati felicemente a casa dopo un viaggio a quasi 140 Km all'ora. Il tempo era buono e le ore passate con voi ci hanno rallegrato il cuore. Sono stata felice di averti trovata, di avere conosciuto tutti i tuoi. La famiglia di Ilona è splendida ed Alès è un tesoro. Abbi cura di loro e ricordati quello che ti ho detto. I sacrifici personali sono sempre ricompensati e non bisogna essere egoisti nei sentimenti. È stato un viaggio rapidissimo, sembra un sogno. Devo proprio ringraziare mio marito che ha permesso questo incontro. Stai contenta, ma non stare sempre a letto, perché ti fa male. Fai passeggiate e vai a trovare chi sta peggio di te. Vedo che a Praga hai camminato anche se eri stanca. Io avevo male alla schiena, e credevo proprio di non poter resistere, però vedi.... Ora mi è passato. Oggi ho tagliato l'erba del prato, domani andrò a Firenze al cimitero. Dopo domani a scuola. Bacia e ringrazia il tuo genero; mandami il suo indirizzo, scriverò in inglese. State contenti, ma muovetevi perché lo stare fermi fa male. Ti mando la foto, le altre le manderò appena pronte. Baci Athe
Brno 28 novembre 1989 ore 15
Mia cara Athe, non riesco precisamente ricordarmi quanti giorni fa, ti ho mandato mia seconda lettera dopo la vostra partenza. La presente è lettera terza. Sicuro sapete in Italia cosa tutti abbiamo vissuto in queste ore, in questi giorni. Sono i giorni pieni della felicità, grande speranza, ma anche grande paura. Abbiamo nei nostri cuori la angustia se non verrà (venire) ripetizione dall'anno 1968. Gli studenti, artisti drammatici, operai sono stati meravigliosi, disciplinati. Peccato che siamo già molto vecchi. Abbiamo perduto 40 anni della vita. Invano. Hai visto nostra capitale Praha, siamo stati sotto la statua di santo Venceslao sulla piazza di Venceslav, puoi immaginarti là 500.000 persone e tutti gridano (gridare): “Vogliamo libertà”. Abbiamo potuto seguire in televisia da Vaticano la canonizzazione della nostra Agnese Prémislovna. Adesso, proprio in questo momento seguisco conferenza stampa Gorbacov-Andreoti. Vi prego, pensate a noi. Anche a Brno ci sono alla piazza della Libertà ohni giorno 50.000-100.000 persone. Da noi in questi giorni fa molto freddo, gela il termometro segna –10° –20°. Alès era a Praha e ti ha mandato cartolina con saluto. Hai ricevuto? Ti voglio bene, Marie
Cordiali saluti per tuo marito Grazie a lui ci siamo incontrate di persona.
Vogliamo socialismo con la faccia l'umana! Aspetto presto tua risposta anche alla mia lettera scorsa. Ti bacio
Brno 25 dicembre 1989
Carissima Athe e tutti i tuoi cari. E' passata mezz'ora dopo la nostra telefonata ed io sono felice, ma anche disperata per mia incapacità. Ho capito quasi tutto ma vorrei parlare italiano meglio. Vorrei aprirsi i nostri cuori. Siamo forse divenuti pazzi dalla gioia. Tutti nostri giovani ed a primo posto gli studenti sono stati fantastici, sono sempre in sciopero. Siamo felici ma anche tristi, dobbiamo pensare il popolo Romano. Da noi era “la rivoluzione tenera” ma in Romania, come sai, sono tanti morti. Da noi sono stati soltanto feriti gravemente. Come ti ho detto, ieri sera (24.12) siamo stati con mio marito nella casa di Ilona (là siamo ogni l'anno). Ilona e Milòs sanno preparare la cena superiore. Ti ripeto, dopo la cena ho letto loro, tua ultima lettera abbiamo parlato molto di noi. Ilona ed io abbiamo pianto. Abbiamo ascoltato canto di Natale. Adesso siamo liberi, la nostra frontiera con Austria è aperta, possiamo viaggiare. Alés, Ilona e Milòs sono stati 17.12 in Vienna. Nostra banca cambia 500 Kco–300 Scellino. Più non è possibile è troppo poco. Non puoi comprare nulla non puoi trascorrere là né una notte. Vedremo cosa sarà fra un l'anno. Sicuro anche da noi sono tanti quelli hanno lavorato anni all'estero essi possiedono la valuta. Ma su questo non importa. Dobbiamo aspettare. Cara Athe, puoi dirmi in che giornale tuo fratello vuole pubblicare mia lettera ? Posso avere (dopo) il ritaglio? Forse viene un giorno in cui sarà possibile di nuovo comprare “Noi donne”, “l'Unità”. Anni questo era proibito. Adesso noi vecchi, vogliamo essere giovani e sani, naturalmente è più desiderio. Peccato che non mi hai risposto alla una mia lettera in cui te ho domandato alcune cose. (Abbiamo parlato Praga-Brno). Anche ti mando alcune lettere di Tommi. Ho comprato per Laura e Francesca due bambole nel costume nazionale. Devo ancora riflettere cosa ancora comprare e spedire. In che mese volete venire per Brno? Devo dirti ancora che sono stata di nuovo malata con la febbre. Bronchite. E' bisogna non fumare!!
Saluti e baci, tua Marie Sei come mia sorella.
Athe Gracci e Maria Volava "Chi ha visto il mio amore" epistolario 1943-1991
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