L'epistolario di Athe Gracci e Maria Volava è stato scelto come finalista del Premio Pieve - Banca Toscana 1992.
ATHE GRACCI E MARIA VOLAVA Livorno, 1922 - Repubblica Ceca, 1921-1997 La storia di Maria: guerra, amore, desolazione [Chi ha visto il mio amore]
Consistenza: pp. 236
Tipologia testuale: Epistolario Provenienza Geografica: Livorno - Repubblica Ceca
RIASSUNTO: Una donna cecoslovacca fa la conoscenza di una coetanea di Pisa attraverso un'inserzione sul settimanale "Noi Donne". Così ha inizio una corrispondenza nella quale Maria riversa confidenze intime: nel '44 aveva conosciuto un soldato italiano prigioniero, si era innamorata di lui, l'aveva portato in casa ed era nata una bambina. Ma lui ormai era già tornato in Italia. Poi Maria ha trovato un marito ma da Chiusi il bel soldatino continua a scriverle lettere colme di ricordi amorosi e di promesse: "Tornerò presto, voglio vedere la mia bambina". Nel frattempo anche lui ha trovato moglie ma lo nasconde a Maria. Verrà dopo anni, ma solo un giorno, in gran fretta a salutare il vecchio amore e la figlia. E subito tornerà in Italia da dove, per trentadue anni in tutto, continuerà a scrivere promesse di ricongiungimento e amore. Maria, così sdoppiata, è quasi impazzita. L'amica Athe la consola come può. Finché il bel soldatino, ormai uomo maturo, scrive a Maria che il loro amore è finito, lui ha moglie e un figlio ai quali deve dedicarsi. L'epistolario si chiude con la descrizione della "rivoluzione di velluto" che ha spazzato via il regime comunista, della miseria in cui sopravvive Maria, ormai sola perché le è morto anche il marito, e con la figlia lontana, anche lei sposata e separata, con un figlio fragile di salute che non trova più lavoro.
Soggetti: Amore; Guerra mondiale 1939-45; Emigrazione; Famiglia; Amicizia; Insegnanti
Luoghi del racconto: Cecoslovacchia; Brno; Pontedera; Pisa/povincia; Pisa
Estremi cronologici del racconto: 1943-1991 Tempo della scrittura: 1977-1991
Segnatura: E/92
brani scelti il commento del lettore
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